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Go Wild for Life

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L’edizione 2016 della Giornata Mondiale dell’Ambiente è dedicata alla lotta contro il commercio illegale di specie animali selvatiche


•• Il 2016 si è aperto con la firma degli accordi presi nel corso della COP21, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico tenutasi a Parigi lo scorso novembre. L’obiettivo è abbattere le emissioni di C02 a livello globale per contenere il riscaldamento della temperatura della Terra entro i due gradi ed evitare lo spettro di una e vera e propria catastrofe ambientale nei prossimi decenni. In questo contesto assume dunque particolare importanza la Giornata Mondiale dell’Ambiente organizzata proprio dall’ONU. Un giorno dedicato all’acquisizione di consapevolezza sulle tematiche ambientali e alla messa in campo di iniziative e azioni per salvaguardare il Pianeta.

Ambiente, una responsabilità quotidiana

La Giornata, celebrata ogni anno il 5 giugno, è stata indetta per la prima volta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1972. Nello stesso anno fu sancito il primo principio della Dichiarazione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano, in base al quale “L’Uomo ha il diritto fondamentale alla libertà, all’uguaglianza e ad adeguate condizioni di vita, in un ambiente di qualità che permetta una vita di dignità e benessere, e ha la solenne responsabilità di proteggere e migliorare l’ambiente per le presenti e future generazioni”.

La manifestazione è cresciuta nel tempo fino a diventare una piattaforma globale per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica in oltre 100 paesi. Ciascuna edizione ha un filo conduttore che lega tutte le iniziative. Nel 2012 la manifestazione principale, che aveva come tema principale il contrasto allo spreco ambientale, è stata ospitata in Mongolia. In quel Paese il tradizionale stile di vita nomade di alcuni dei suoi abitanti – che hanno sviluppato modi per conservare gli alimenti per lunghi periodi, ha evidenziato come sia possibile ricorrere a risposte antiche per sfide moderne come quella degli sprechi alimentari. 

Nel 2013 il nome della manifestazione era Think, eat, save (pensa, mangia e risparmia). Lo scorso anno, l’evento è stato presentato a Milano in occasione di Expo ed era intitolato Sette miliardi di sogni, un solo pianeta, consuma con moderazione. In quell’occasione Achim Steiner, Direttore Esecutivo dell’Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), ha dichiarato che “stiamo operando al 40% al di sopra delle disponibilità della Terra, e se i consumi non diminuiranno, l’estrazione annuale delle risorse globali potrebbe triplicare dai livelli del 2000, fino ad arrivare a 140 miliardi di tonnellate nel 2050”. 

La tutela degli animali selvatici

Quest’anno il tema della Giornata, Go Wild for Life, riguarda la tutela degli animali selvatici e in particolare di alcune specie a rischio soprattutto a causa dell’attività dei bracconieri. L’UNEP ha diffuso dati e appelli per rendere nota la situazione e chiamare tutti all’impegno contro il fenomeno. In Africa – scelta non a caso come patria dell’edizione 2016, inaugurata in Angola – vengono uccisi più di 20.000 elefanti ogni anno per vendere l’avorio delle loro zanne. Negli ultimi anni purtroppo va registrato anche l’aumento del bracconaggio di rinoceronti per via del loro corno: da meno di 20 esemplari uccisi nel 2007 si è arrivati ai 1.215 uccisi nel 2014. 

In paesi come Gambia, Burkina Faso, Benin e Togo, gli scimpanzé sono ormai estinti. Ogni anno vengono uccise o catturate in natura 3000 grandi scimmie, in prevalenza orangutan, che rappresentano il 70% dei sequestri. Il maggior traffico illegale al mondo di mammiferi riguarda però i pangolini. Ne vengono catturati oltre un milione di esemplari all’anno, perché in alcuni paesi asiatici la sua carne è considerata una prelibatezza culinaria. 

Pratiche che hanno un grave costo non solo ambientale, ma anche economico e umano. Con un volume d’affari stimato tra i 15 e i 20 miliardi di dollari, il commercio illegale di specie protette è infatti una delle maggiori economie criminali a livello globale, che ha comportato l’assassinio di 1.000 guardaparco in diverse nazioni. Una buona notizia, tuttavia, è giunta negli ultimi mesi da Stati Uniti e Cina, che hanno annunciato l’interruzione del commercio interno ed estero di avorio di elefante. 

Ulteriori informazioni sulla Giornata Mondiale dell’Ambiente sono disponibili all’indirizzo www.earthdayitalia.org/CELEBRAZIONI/Giornata-Mondiale-dell-Ambiente.

Paolo Magnani
[04 Giu 2016]