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Mobility Manager. La figura professionale della Mobilità Sostenibile

Il Mobility Manager sarà una figura chiave per decongestionare le aree urbane ed organizzare il lavoro

 

Il Decreto Ministeriale del 27 marzo 1998 dedicato alle norme in materia di «Mobilità sostenibile nelle aree urbane» ha introdotto in Italia la figura professionale del Mobility Manager.

Il testo del decreto trae origine dagli Accordi di Kyoto del 1997 riguardanti la riduzione delle emissioni di gas inquinanti. La pandemia da Covid-19 ed il Decreto Rilancio hanno dato rilievo al ruolo del Mobility Manager al quale viene dato il compito di programmare un Piano di Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL).

Si ricorda, infatti, che a seguito dei cambiamenti che hanno riguardato la mobilità dei cittadini, lo scorso maggio, il Ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato, con il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani(nella foto), il decreto sull’istituzione del Mobility Manager nelle imprese e nelle istituzioni con 100 addetti. Emerge, pertanto, un dato differenziale rispetto al 2019 quando il Mobility Manager era una figura obbligatoria negli enti pubblici con più di 300 dipendenti e nelle aziende private con almeno 800 lavoratori. Il Decreto Rilancio impone, dunque, l’obbligatorietà anche alle società con 100 dipendenti in città con più di 50mila abitanti.

A tale proposito, il Ministro Giovannini, nell’introdurre il ruolo del Mobility Manager, ha affermato che occorre: “Ripensare i tempi della città, i tempi del movimento, delle scuole, delle persone. Non dobbiamo solo inseguire i cambiamenti ma possiamo gestire questo elemento che incide moltissimo sulla qualità della vita”.

Obiettivo del «Mobility Manager» creare un Piano Spostamenti Casa-Lavoro

Quando la figura del Mobility Manager è stata creata, gli obiettivi perseguiti erano, sostanzialmente, quelli di ottimizzare i costi e preservare l’ambiente. La pandemia ha dato priorità alla tutela della salute delle persone prestando, pertanto, notevole attenzione al distanziamento sociale ed alla conseguente gestione dello smart working.

Il Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è lo strumento che permette di razionalizzare gli spostamenti dei dipendenti al fine di migliorare le modalità di raggiungimento dei luoghi di lavoro riducendo l’utilizzo delle auto private soprattutto in orari di punta. Questa modalità di spostamento porterebbe ad una riduzione del traffico nelle aree urbane, ad una limitazione del numero di auto nelle strade e ad una programmazione degli spostamenti casa-ufficio dei dipendenti.

In base ad un’analisi dei dati, il settore dei trasporti rappresenta uno dei grandi responsabili delle emissioni totali di CO2 in Europa di cui gran parte costituito dal solo trasporto stradale. L’Unione Europea si è posta, pertanto, l’obiettivo di ridurre, entro il 2030, le emissioni dei trasporti di almeno il 60% rispetto al 1990.

Il Ministro Giovannini ha aggiunto che un altro compito del Mobility Manager sarà quello “di capire come spalmare lo smart working lungo la settimana” come, ad esempio, evitare che tutti lavorino da remoto “il venerdì creando un intasamento negli altri giorni”.

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, al fine di incentivare le aziende e gli enti, ha voluto stanziare un fondo di 50 milioni di euro per il 2021 di cui 35 milioni di euro destinati alle Pubbliche Amministrazioni ed alle imprese e 15 milioni di euro destinati agli istituti scolastici che hanno provveduto a nominare il proprio Mobility Manager.

Attraverso il lavoro del Mobility Manager, il Governo intende riuscire a conciliare i bisogni delle aziende e l’offerta di mobilità dei territori. “Grazie a questa attività”, ha sottolineato Giovannini, “contiamo su una mobilità più regolata e che migliori i flussi di spostamento e la vivibilità delle città”.

Mediante i Piani di Spostamento Casa-Lavoro (PSCL), si può ottenere anche una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico locale, coordinare gli orari delle attività economiche e lavorative nonché gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano.

Il ruolo del Mobility Manager nell’impiego pubblico e privato

Il Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) deve essere presentato entro il 31 dicembre di ogni anno.

Il Mobility Manager dovrà analizzare l’accessibilità dei luoghi di lavoro e, servendosi di strumenti statistici e di geocoding, dovrà esaminare domanda ed offerta di mobilità.

Il Mobility Manager dovrà, altresì, conoscere le esigenze del personale e gli impatti ambientali attuali e, infine, dovrà formulare un database con tutte le soluzioni possibili. Per riuscire a stilare il Piano, il Mobility Manager dovrà conoscere le problematiche che presenta il territorio, il posizionamento degli uffici, dei magazzini e degli impianti nonché gli spostamenti non solo dei dipendenti ma anche dei fornitori e dei visitatori.

I soggetti interessati potranno esprimere le loro opinioni attraverso la compilazione di questionari ed attraverso focus group, creando, in tal modo, una vera cultura della mobilità sostenibile.

Attualmente, in base ai dati forniti dalla no profit Euromobility, in Italia i Mobility Manager impegnati nelle imprese sono più di 850 unità ed a livello comunale circa 70 diventando una figura professionale richiesta per lavorare non solo su costi e basse emissioni ma anche sul distanziamento sociale e sulla gestione dello smart working.

Anche per i dipendenti pubblici, dunque, vi sono nuove Linee guida verso una cultura della mobilità sostenibile. Le Linee guida contengono indicazioni affinché le amministrazioni predispongano un Piano per gli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) prestando particolare attenzione alle grandi città. Il Mobility Manager della Pubblica Amministrazione dovrà elaborare Piani di mobilità per evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici ed agevolare gli spostamenti del personale dipendente. In base a quanto riportato dalle Linee guida, “il lavoro del Mobility Manager dovrà tenere conto delle disposizioni relative all’ampliamento delle fasce di ingresso e di uscita dalle sedi di lavoro al fine di evitare di concentrare un numero eccessivo di personale a bordo dei mezzi pubblici nelle ore di punta”.

People are pictured riding bicyles on cycle routes in Paris. Horizon 2020 provides funding for a resource efficient transport that respects the environment by making vehciles cleaner and quieter to minimise transport’s system’s impact on climate and the environment, by developing smart equipment, infrastructures and services and by improving transport and mobility in urban areas. Horizon 2020 is the biggest EU Research and Innovation program ever with nearly €80 billion of funding available over 7 years (2014 to 2020) – in addition to the private investment that this money will attract. It promises more breakthroughs, discoveries and world-firsts by taking great ideas from the lab to the market.

Come riportato dal Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, i Piani adottati dovranno essere trasmessi al Mobility Manager del Comune competente per la valutazione delle misure previste, per l’armonizzazione delle diverse iniziative e per la formulazione di proposte di finanziamento in relazione alle risorse disponibili. Tali attività richiederanno che i Mobility Manager siano ben formati e capaci di dialogare con il pubblico.

A tale proposito, alcune associazioni di categoria hanno lanciato, in questi mesi, corsi di formazione su misura per dipendenti, manager e responsabili delle risorse umane che intendono approfondire o acquisire competenze in materia di mobilità innovativa, integrata e sostenibile. Assolombarda, ad esempio, ha potenziato il servizio sul Mobility Management in azienda condividendo alcuni questionari con precise domande riguardanti le criticità degli spostamenti e l’adesione allo smart working.

Assolombarda e Assolombarda Servizi, inoltre, hanno attivato un servizio integrato sul Mobility Management in azienda finalizzato a supportare le imprese nella redazione del Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) dei dipendenti.

Da casa all’ufficio, dunque, con il Mobility Manager si può guardare verso una mobilità sostenibile.

[ Cristina Marcello ]