Queste festività hanno «regalato» la firma dell’intesa che assieme alla prospettiva industriale salverà 760 posti di lavoro e ne creerà ulteriori 840
•• Tutto in un giorno: il 23 pomeriggio BLUTEC (la newco del gruppo Metec che ha deciso di investire nel rilancio dell’impianto palermitano) è stata capitalizzata a Torino e poco dopo, a Roma, è stata firmata al Ministero dello Sviluppo Economico l’intesa Azienda / Istituzioni / Sindacati per far ripartire su nuove basi il sito non più Fiat di Termini Imerese.
L’intesa è stata firmata (alla preseza del Vice Ministro Mise Claudio De Vincenti che ha seguito l’intera vertenza) dal Ministro Federica Guidi, dai rappresentanti di Blutec, di FIAT/FCA e del Ministero del Lavoro, dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, dal Sindaco Salvatore Burrafato, da Invitalia e dalle Organizzazioni Sindacali.
Sintetizzando, l’accordo prevede il progressivo rientro in fabbrica di tutti i 760 dipendenti siciliani di Fiat e di Magneti Marelli, nel periodo 2015-2018, in modo da concretizzare un piano industriale che si svilupperà su due diversificati rami di attività: la prima ha come obbiettivo la produzione di componentistica-auto (circa 96 milioni di investimento) mentre la seconda (circa 200 milioni l’investimento previsto) per la progettazione e realizzazione di due modelli di auto ibride (una da 1,3 litri per il segmento A-B, l’altra da 1,8 litri per il segmento B-C).
L’intesa prevede non solo il graduale riassorbimento dei 766 già citati dipendenti ma il graduale impiego di ulteriori 844 risorse mentre circa 130 operai che possiedono i requisiti per l’accompagnamento alla pensione, saranno destinatari di un incentivo a carico Fiat.
Dai lavoratori delle aziende legate all’indotto di Termini Imerese (che continueranno a percepire la cassa integrazione in deroga in base all’impegno assunto dal Ministero e dalla Regione Sicilia) la newco attingerà personale in base alle esigenze derivanti dal progredire del progetto.
L’operazione – nell’ambito dell’accordo di programma – beneficierà di 280 milioni di fondi pubblici destinati anche alla rivitalizzazione dell’indotto che la chiusura di Termini Imerese aveva praticamente azzerato.
“Finalmente – ha sottolineato il Ministro Guidi – i 760 lavoratori di Termini Imerese, le loro famiglie e un intero territorio possono guardare con fiducia al futuro. Con questo accordo si mettono al riparo posti di lavoro e si restituisce una prospettiva industriale all’area”.








































