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«MADAM»: tecnologia italiana per le «miniere urbane»

Le scorie da termovalorizzatore, tramite il trattamento svizzero e in base all’avanzata tecnologia italiana Magaldi, possono rappresentare una risorsa preziosa. Presso i termovalorizzatori di Horgen e KEZO, ad Hinwil, in Svizzera organizzato, dal Gruppo Magaldi, un meeting internazionale per studiare scalabilità e replicabilità del «modello» svizzero di trattamento scorie e recupero dei metalli

 

La tecnologia italiana, adattabile ad ogni tipo di termovalorizzatore, è stata presentata ad esperti di settore, società di ingegneria, plant operator ed end users provenienti da tutto il mondo in occasione di un meeting dal titolo «trASH or treasure? – Prospettive sull’economia circolare per la valorizzazione delle scorie da inceneritore» organizzato dal Gruppo Magaldi presso i termovalorizzatori di Horgen e KEZO, ad Hinwil, in Svizzera. Obiettivo: mostrare la virtuosa tecnologia italiana e approfondire il tema della replicabilità e scalabilità del «modello» svizzero di trattamento delle ceneri e recupero dei metalli. 

Performance di recupero

L’impianto di termovalorizzazione di KEZO, grazie alle tecnologie del Gruppo Magaldi, recupera ogni anno da 100mila tonnellate di ceneri circa 10.000 tonnellate di ferro, 3.800 tonnellate di alluminio, 800 tonnellate di rame, 1.500 chilogrammi di argento.

Una visita agli impianti di Horgen e KEZO e un confronto sui temi oggetto dell’evento hanno rappresentato i momenti essenziali dell’evento. Alla tavola rotonda, oltre a Paolo Magaldi, CEO del Gruppo Magaldi e Johan Böni, esperto di processo della Magaldi Power, sono intervenuti Alberto Cambiaghi, Direttore Generale di Brianza Energia Ambiente S.p.A., e Daniel Böni, AD di KEZO Zweckverband Kehrichtverwertung Zürcher Oberland, diretti testimoni dei vantaggi e delle opportunità che l’estrazione a secco delle ceneri apre in termini ambientali, operativi ed economici.

L’evento internazionale ha voluto ampliare le prospettive delle aziende incentrate sull’economia circolare, nonché perfezionare lo «sfruttamento» delle scorie da inceneritore e esaminare il tema della replicabilità e scalabilità del modello.

La prima giornata ha avuto inizio con l’osservazione di Horgen e KEZO da parte degli invitati, per poi proseguire il giorno successivo con l’intervento del CEO del Gruppo Magaldi, Paolo Magaldi, insieme a Johan Böni, esperto di processo della Magaldi Power, Alberto Cambiaghi, Direttore Generale di Brianza Energia Ambiente S.p.A. e Daniel Böni, AD di KEZO, che hanno illustrato i vantaggi e le opportunità dell’estrazione a secco delle ceneri inserendo il tema in una contesto economico e ambientale.

Metallo raccolto, waste-to-energy, miniera urbana

«MADAM» nello specifico…

Il sistema «MADAM» è riconosciuto come la migliore tecnologia disponibile (BAT) dall’Unione Europea. Questa tecnologia di estrazione a secco delle ceneri pesanti è parte integrante del processo di moderazione dell’impatto ambientale della termovalorizzazione, abolendo l’uso dell’acqua, dapprima utilizzata per l’estrazione e il raffreddamento delle ceneri pesanti. Per sfruttare appieno le potenzialità della tecnologia dry, Magaldi ha sviluppato il sistema «MADAM», che gestisce le ceneri secche a seguito del processo di estrazione. A differenza delle tecnologie di trattamento umido, il sistema dry di «MADAM» propone una più progettazione più ampia e flessibile, per soddisfare anche le esigenze di mercati e impianti con caratteristiche diverse. Oltre ai successi ecosostenibili e legati al risparmio di acqua nel processo dry, il sistema Magaldi Ecobelt® WA (Waste Ash) ha scovato anche un’alternativa più proficua economicamente, poiché riduce costi di smaltimento e collabora a traguardare un’economia circolare, rigenerando maggiore quantità di metalli estraibili dalle ceneri nelle ceneri.

[ Maria Vittoria Cocozza ]