La neutralità energetica per gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane (WWTP) è il traguardo che si è data l’Unione Europea con l’ultima direttiva «acque reflue urbane». Questo atto promuove la riduzione dei consumi energetici degli impianti municipali e quindi dei gas serra. La mano della tecnologia per il raggiungimento dei virtuosi obiettivi: -23%
Gli impianti municipali di trattamento delle acque reflue e la loro attività sono al centro dei nuovi obiettivi dell’ultima Direttiva 91/271/CEE emessa dall’Unione Europea in termini di neutralità energetica. Il percorso che mira a tale meta sarà lungo, ma non privo di obiettivi intermedi e progressivi (il primo nel 2027). Il Consiglio Europeo si è riunito per discutere gli emendamenti del citato atto, la cui ultima versione prevede la riduzione del consumo di energia elettrica negli impianti, anche al fine di ridurre le emissioni gas serra.
Il consumo totale di energia elettrica degli impianti di depurazione corrisponde a circa l’1% del consumo nazionale annuo, che in Italia è pari a circa 3.250 GWh annui (Campanelli et al., 2013) e oggi, grazie ai controlli di processo che meccanizzano il funzionamento degli impianti, è possibile ridurre in modo significativo, efficace e semplice il consumo energetico. Questi sistemi non solo contribuiscono al controllo della qualità della macchina, del processo e dello scarico, ma offrono anche numerosi vantaggi in termini di prestazioni dell’impianto.
L’efficienza energetica nel settore idrico
È cruciale, per sostenere finanza e ambiente nel nostro paese, l’implementazione di tecnologie innovative che migliorino l’efficienza energetica in ambito idrico. Alcune delle tecnologie più comunemente impiegate implicano sistemi avanzati di trattamento, monitoraggio e controllo dell’acqua; pompe ad alta efficienza energetica e tecnologie a basso impatto ambientale. Queste tecnologie offrono numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi energetici e delle emissioni di gas serra. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e formulare raccomandazioni per migliorare i processi nel settore idrico.
“Il 23% di riduzione del consumo energetico è stato confermato anche dal confronto con dati di letteratura ricavati in impianti simili, in termini di taglia e tipologia di trattamento. Si tratta di un risultato significativo, che dimostra come i controllori di processo siano effettivamente uno strumento efficace nella riduzione dei consumi energetici, fondamentale in vista della necessità di raggiungere l’autarchia richiesta dalla Direttiva Europea. Tali risultati si ottengono con interventi rapidi e poco costosi, dal momento che permettono di annullare o ridurre notevolmente la necessità di interventi strutturali, sfruttando invece il più possibile quanto già esistente in impianto” spiega Caterina Malfatti, ingegnere di processo OSCAR Solutions.
Nondimeno è importante l’impegno individuale nel rivedere i dati e nel prendere decisioni basate sulle raccomandazioni dell’intelligenza artificiale. Una delle aziende più interessanti in Italia è Oscar Solutions (https://oscar.solutions/).
L’azienda, da oltre dieci anni, si occupa di sviluppare controlli di processo al fine di soddisfare le richieste dell’Unione Europea. La raccolta dei dati e la loro la valutazione dei dati, così come l’analisi del sistema e il monitoraggio delle prestazioni dei controllori prima e dopo l’installazione, sono le caratteristiche distintive dell’azienda. Così spiega Claudio Modena, CEO e co-fondatore di Oscar Solutions: “La revisione della direttiva europea 91/271 introduce per la prima volta una spinta forte verso la riduzione dei consumi energetici nel settore della depurazione. L’efficienza energetica negli impianti di depurazione è di cruciale importanza per diversi motivi, in primis si contribuisce a limitare l’impatto ambientale e le emissioni di gas serra associate alla produzione di energia. Questo è particolarmente significativo nel contesto dell’attuazione del Green Deal europeo e dell’azione per la riduzione dell’inquinamento. Inoltre, investire nell’efficienza energetica consente di ridurre i costi operativi a lungo termine degli impianti di depurazione, liberando risorse finanziarie che possono essere reinvestite in altre aree prioritarie, come la manutenzione degli impianti stessi o lo sviluppo di tecnologie più avanzate per il trattamento delle acque reflue”.
[ Maria Vittoria Cocozza ]