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Clini su Ilva e Fiat: i sussidi non sono la giusta via

Il Ministro dell’Ambiente contro una politica assistenzialista, a favore di una politica industriale

Per le delicate questioni dell’Ilva, come di Fiat, il Ministro Corrado Clini si schiera dalla parte di un no deciso ai sussidi. Un’opera assistenziale non aiuta il Paese. I problemi emersi in queste ultime settimane, dall’Ilva alla Fiat e al Sulcis hanno radici strutturali” – ha affermato in occasione della reunion 2012 della Luiss a Roma. Negli ultimi anni, ha aggiunto il Ministro, il Governo italiano, per quanto riguarda la Fiat, ha agito solo per salvare i posti di lavoro. Occorre, invece, una politica industriale che non significa che lo Stato entra nelle decisioni aziendali ma deve dare degli indirizzi. Il problema è che la politica industriale è diventata politica di welfare”.

Da qui un “basta” deciso “con l’abitudine assistenzialista di dare sussidi. E basta con l’abitudine estremista e opportunista di chi dice che l’Ilva va chiusa e che il governo deve sistemare tutti quello che ci lavorano”.“La riqualificazione dell’area dell’Ilva di Taranto – sostiene Clini – rappresenta uno snodo cruciale per il futuro della nostra industria”.

La soluzione di questo problema – ha detto tra l’altro il Ministro – eviterebbe una fase di depressione dell’economia che potrebbe portare a soluzioni pericolose e opache”. “Lo snodo dell’Ilva – ha continuato – è fondamentale per la nostra industria. Se perdiamo questa battaglia non arriveranno più gli investitori perché non capirebbero chi fa le scelte in merito alla gestione del territorio”.

L’incontro ha offerto anche al Ministro l’occasione di condannare chi cerca di “stressare i dati ambientali” per bloccare la riqualificazione dell’area. Clini ha così risposto a Bonelli (Verdi), che aveva presentato una serie di dati sulla mortalità a Taranto. “Bonelli è un interlocutore che voglio incontrare solo davanti a un giudice perché si sta assumendo la responsabilità di una situazione pericolosa e lo sta facendo in maniera deliberata. Dovrebbe raccontarci che cosa ha realizzato lui negli anni in cui è stato assessore all’Ambiente per la Regione Lazio, visto che siamo in un mare di guai”.