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Incentivi per fonti rinnovabili ed efficienza energetica

solare termico

Luca StrinatiNuovo sistema di incentivazione di interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili

 

•• Il nuovo anno inizia con la pubblicazione, sul S.O. n. 1 della Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio, del decreto interministeriale 28 dicembre 2012 che disciplina l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

 

Sono ammessi agli incentivi le Amministrazioni pubbliche ed i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario.

Il Decreto mette a disposizione inizialmente 200 milioni di euro per i soggetti pubblici e 700 milioni di euro per quelli privati. Trascorsi sessanta giorni dal raggiungimento dei suddetti limiti di spesa annua cumulata, non saranno accettate ulteriori richieste d’accesso agli incentivi. Sarà quindi necessario attendere l’aggiornamento delle misure di incentivazione.

 

Ai fini dell’acceso agli incentivi, il soggetto responsabile deve presentare domanda al GSE, utilizzando la scheda-domanda resa disponibile sul portale dello stesso Gestore. La domanda dovrà essere presentata, a pena di inammissibilità, entro sessanta giorni dalla data di effettuazione dell’intervento o di ultimazione dei lavori, ovvero entro i sessanta giorni successivi alla data in cui la stessa è resa disponibile on line.

In alternativa alla suddetta procedura di accesso diretto agli incentivi, le amministrazioni pubbliche possono presentare la domanda al GSE attraverso una scheda domanda a preventivo, già all’atto della definizione del contratto di rendimento energetico con la ESCO o della convenzione con Consip S.p.A. oppure con la centrale di acquisti regionale per l’affidamento del servizio energia, integrato con la riqualificazione energetica dei sistemi interessati.

Il provvedimento in esame assegna un ruolo centrale al GSE, il quale è tenuto all’assegnazione, all’erogazione, alla revoca degli incentivi, nonché all’effettuazione delle verifiche, segnalando alle autorità competenti, compresa l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, gli esiti delle istruttorie per l’eventuale applicazione di sanzioni.

 

L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse. Gli incentivi possono cumularsi con quelli in conto capitale esclusivamente per gli edifici pubblici ad uso pubblico.

Il Decreto prevede anche una serie di misure di accompagnamento, volte a favorire la definizione di interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio privato, pubblico ed in particolare dell’edilizia residenziale pubblica. Saranno il Ministero dello Sviluppo economico ed il Ministero dell’Ambiente a definire, anche in collaborazione con altri enti ed associazioni comprese le rappresentanze degli enti locali, specifiche misure di accompagnamento e interventi di sensibilizzazione e formazione, anche nell’ambito di programmi nazionali e interregionali destinati alla promozione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica di cui sono titolari. Essi definiranno, altresì, in collaborazione con Consip e le Regioni, modelli contrattuali volontari tra enti proprietari ed inquilini che favoriscano il ricorso al finanziamento tramite terzi per interventi incentivabili.

 

L’Enea promuoverà la conoscenza delle opportunità offerte dalla nuova normativa e metterà a disposizione dei soggetti destinatari degli incentivi, in coordinamento con  Regioni, Enti locali e Consip, gli strumenti utili a sollecitare l’effettuazione degli interventi di riqualificazione energetica, inclusi modelli di diagnosi energetica e di verifica e misurazione dei risultati ottenuti.

 

Le Regioni e gli Enti locali promuoveranno, ciascuno per le proprie competenze, programmi di interventi incentivabili, eventualmente concorrendo anche al finanziamento delle spese per la quota non sostenuta dagli incentivi statali, secondo criteri di priorità per interventi integrati di efficienza energetica e produzione di energia rinnovabile nell’edilizia pubblica e per la riqualificazione dell’edilizia sociale.

 

Luca Strinati
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