
di Roberta Di Giuli • Un’avanzata tecnologia consente di utilizzare, a scopi domestici, l’energia immagazzinata nelle batterie della Nissan LEAF. L’impegno della Casa giapponese delinea un affascinante programma di ottimizzazione delle risorse e di avanzamento tecnologico; un innovativo sistema di recupero e una nuova strada per l’energia: la strada verso casa…
Se abbiamo considerato fino ad ora – e a ragion veduta – la ricarica domestica una possibile fonte per alimentare la nostra vettura a trazione elettrica, è tempo di allargare le vedute e di considerare la nostra vettura elettrica… una fonte a supporto dell’energia necessaria per alimentare la nostra abitazione! Non è utopistico questo sconvolgente gioco delle parti. È solo un nuovo suggestivo orizzonte tecnologico da esplorare. È un confine che Nissan ha raggiunto. E che ci invita a conoscere.
Inversione di rotta
Nell’ambito dell’ampio programma «Smart Community» sulla valutazione delle opportunità tecnologiche a fini sociali, Nissan ha inventato una «casa intelligente» denominata NSH-2012 in grado di utilizzare il sistema di ricarica «LEAF to Home» (L2H) invertendo il normale flusso di energia della vettura, consentendo cioè alla batteria agli ioni di litio da 24 kWh di alimentare gli elettrodomestici per un massimo di due giorni. Questa particolare abitazione, che è dotata di un sistema energetico duale che combina la produzione dell’energia generata da due fonti (sole e celle di combustibile) con l’utilizzo del sistema «LEAF to Home», garantisce una fornitura elettrica costante, non influenzata dalle condizioni meteorologiche, neppure nei casi di interruzione di corrente conseguente ad un disastro. Il sistema di gestione dell’energia utilizza dispositivi di comunicazione mobile di ultima generazione.
Intelligenza pratica
Questa ambiziosa nuova strategia di approvvigionamento energetico dalle «quattro ruote», Nissan ha permesso al grande pubblico, attento e sorpreso, di testarla in occasione del CEATEC, la più importante fiera giapponese della tecnologia, dove ha presentato il sistema «LEAF to Home», definito la Smart Community ZERO. Si tratta di una società futura più rispettosa dell’ambiente, in cui le persone abbiano, ad esempio, la possibilità di accedere per via informatica ai servizi di assistenza sanitaria e medica, in cui esistano abitazioni dotate appunto del sistema «LEAF to Home», ecc.
Ogni «unità intelligente» si avvale di un proprio sistema energetico indipendente ed autonomo che funziona utilizzando energia solare, a celle di combustibile, accumulatori o, appunto, veicoli elettrici. Ciascuna unità genera e consuma corrente in maniera indipendente, ma è capace di fornire energia alle altre; tutte, inoltre, sono interconnesse alla centrale elettrica.
Il CEATEC non è stato, comunque, l’unico palcoscenico in cui la LEAF è andata in scena interpretando tutti i suoi ruoli ecologisti. A Davos, dove si sono riuniti i capi di Stato e di Governo per il World Economic Forum, la talentuosa giapponesina ha dato prova della sua abilità energetica ricaricando telefoni cellulari e computer, e persino una macchinetta per la cioccolata calda…
LEAF promette il futuro
La Casa giapponese affida quindi alla LEAF il compito di aprire nuovi orizzonti in ambito di ottimizzazione e approvvigionamento energetici. Ma l’identikit della vettura, eletta «Auto dell’anno 2011», non lascia dubbi sulla sua vocazione a «pioniera del risparmio». Berlina 100% elettrica (la prima in commercio), raggiunge un’autonomia di 175 km (senza emettere un grammo di CO2 nell’aria e senza consumare un goccio di carburante!), con prestazioni brillanti e costi di gestione decisamente bassi.
Il propulsore elettrico ha una potenza di 80 kW pari a 109 cv e una coppia massima di 280 Nm, numeri paragonabili a quelli di un moderno turbodiesel da 1,6 litri, con la differenza che qui il valore di coppia è costante a partire da zero giri e dunque la potenza viene trasmessa all’istante in qualsiasi momento. Il tutto a vantaggio di operazioni come il sorpasso… Le batterie al litio (con garanzia di 5 anni/100.000 km) utilizzate per lo stoccaggio dell’energia, sono composte da 192 celle che erogano corrente a 345 volt, 90 kW di picco di potenza con capacità nominale di 24 kWh e consentono un’autonomia di 175 km. Un rifornimento di elettricità può essere eseguito in circa 30 minuti all’80% attraverso una colonnina a 380 V mentre, utilizzando la normale presa di casa, sono necessarie circa 8 ore.
Lunga 4,44 metri, larga 1,77 m e alta 1,55 con un passo di 2,70, la LEAF (che in inglese significa «foglia»), ospita nel massimo comfort cinque passeggeri e relativi bagagli, fino a un massimo di 330 litri (680 litri con sedili abbattuti), con una sicurezza a 5 stelle rilasciata da EuroNCAP.
Morbida e rassicurante alla guida, scatta con brio raggiungendo la velocità massima superiore ai 145 km/h in un abitacolo perfettamente insonorizzato grazie ad una accurata aerodinamica che ha portato il Cx a 0,29. Acquistare questo passaporto per il futuro costa al momento 37.990 euro, in attesa degli auspicati incentivi governativi.
Intelligente e servizievole…
All’inizio fu PIVO. Con la presentazione, nel 2005, di questo veicolo elettrico d’avanguardia Nissan svelò al mondo la sua vocazione ambientalista. Era solo l’inizio di una lunga sfida che, a colpi di strategie e tecnologie sempre nuove, era destinata a scrivere una nuova credibile storia della mobilità futura. Oggi con PIVO 3, ottava discendenza di quel primo parto ecologico, l’ambizioso progetto di Nissan passa dalla fase embrionale allo status di auto completamente evoluta, in sintonia con le caratteristiche, nuove ed essenziali, della vita nelle città di domani. PIVO 3, city-car ultracompatta, si muove, per così dire, nella direzione di una «Smart Community», caratterizzata da prestazioni mobili accessibili, credibili e ad ampio raggio. Questa city-car prende spunto proprio dall’impianto «LEAF to Home» e ne amplia le possibilità fino a includere l’intera rete elettrica. In prospettiva, quando i veicoli elettrici in circolazione supereranno in percentuale tutti gli altri diventando parte integrante dei servizi e delle infrastrutture urbane, gli EV d’avanguardia come PIVO 3 contribuiranno a equilibrare domanda e offerta di energia, 24 ore su 24, in tutto il territorio. Una tale sinergia tra città intelligenti, cloud computing ed EV (Electric Vehicle) spalanca le porte alla società metropolitana di domani.
In merito alle tecnologie all’avanguardia installate, una delle funzioni più interessanti di PIVO è l’interfaccia Robotic Agent che interagisce discretamente con il guidatore. Sulla base di questo approccio, PIVO 3 supporta una mobilità perfettamente integrata, che sfrutta il cloud computing e varie infrastrutture (ad esempio AVP e punti di ricarica) per connettersi alla città. Un filtro personale «intelligente» seleziona le informazioni relative al conducente al posto di guida, alla posizione e al veicolo.
Con il sistema Automated Valet Parking (AVP), PIVO 3 è destinato a rivoluzionare anche le manovre tradizionali connettendosi e rispondendo direttamente all’infrastruttura. Così, addio all’operazione «trovare parcheggio», e addio anche all’azione «parcheggiare». PIVO 3 si occuperà di tutto, sostando in spazi appositamente attrezzati, ricaricandosi e restituendo l’energia in eccesso alla rete. Per ritrovarlo al momento di ripartire, al proprietario basta uno smartphone. Effettuando la chiamata, PIVO si presenterà esattamente nel punto in cui si trova il conducente che, insieme a non più di due passeggeri, salirà a bordo accolto da un abitacolo comodo e funzionale. Quanto occupa PIVO? Meno di 3 metri di lunghezza. Che lavoro svolge? È un servizievole maggiordomo a quattro ruote…






































