
Dal 29 settembre al 1 ottobre per parlare di ambiente, sviluppo, efficienza
Fondata dalla Commissione europea, Let’s 2014 è una conferenza costituita con lo scopo di analizzare e affrontare le sfide sociali del futuro trovando gli strumenti più adeguati. Questa edizione si tiene a Bologna, durante la presidenza italiana dell’Unione Europea.
Tra le sfide più importanti ed urgenti certamente vi è quella della salvaguardia della ricchezza culturale del continente e dei suoi paesi membri. La ricchezza culturale dell’Europa è infatti uno dei più ampi e ricchi patrimoni del mondo intero. Attrae milioni di visitatori ogni anno, ma è una risorsa fragile e non rinnovabile. Al di là del passare naturale del tempo, questo patrimonio è esposto a numerose minacce come I cambiamenti climatici, l’inquinamento, la crescente urbanizzazione, il turismo di massa, la negligenza umana e i disastri naturali. La protezione del patrimonio culturale a fronte del cambiamento globale sta diventando la maggiore sfida per I decisori, I finanziatori e I cittadini europei. La ricerca in strategie, metodologie e strumenti è necessaria per la salvaguardia del patrimonio culturale contro il continuo degrado.
Questo è parte del mandato del Societal Callenge 5 «Climate action, environment, resource efficiency and raw materials» che include una chiara linea di ricerca sulle strategie, le metodologie e gli strumenti necessari a realizzare un dinamico e sostenibile patrimonio culturale in Europa in risposta ai cambiamenti climatici. Tale patrimonio culturale, nelle sue diverse forme fisiche fornisce il contesto vitale per le comunità residenziali a fronte di mutamenti di diversa origine.
La ricerca in questo campo richiede un approccio multidisciplinare per potenziare la comprensione del materiale storico. Tali attività consentono anche di focalizzare e identificare I livelli di resilienza, osservazione, monitoraggio e capacità di modellare per avere a disposizione una migliore comprensione su come le comunità percepiscono e rispondono ai cambiamenti climatici, ai fenomeni sismici e ai rischi vulcanici. E, soprattutto dare risposta certa alla domanda di fondo: quali sono le soluzioni che devono essere implementate per il patrimonio culturale di domani!