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PER IL DISSESTO IDROGEOLOGICO 1 MILIARDO E 303 MILIONI

Il Ministro dell’Ambiente Galletti: È un Piano vero, con risorse spendibili da domani. Spetta ora alle Regioni impegnarsi per implementarlo

Dopo la frana a San Vito di Cadore, è stato presentato oggi il Piano nazionale da 1.303 miliardi, di cui 654,3 milioni già finanziati per avviare cantieri nelle principali città colpite da calamità naturali (Genova, Firenze, Olbia,Bologna e Pescara), contro le alluvioni e il dissesto idrogeologico. Una giornata importante, un grande passo in avanti per la messa in sicurezza del Paese”, cosi il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti intervenendo alla presentazione a Palazzo Chigi del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, con il Ministro Graziano Delrio e il Direttore della struttura di Missione di Palazzo Chigi #Italiasicura Mauro Grassi che ha subito sottolineato che ci sarà lo stop ad investimenti a pioggia con scelte di finanziamento basate su dati tecnici del rischio oggettivo. Delrio invece ha sottolineato la necessità di “pianificare meglio in quanto abbiamo reso fragile il nostro territorio e questo Piano vuole darsi un orizzonte per non piangere più vittime”.
Galletti ha sottolineato “Presentiamo un Piano vero con soldi veri, spendibili immediatamente. Ora ci aspettiamo un impegno concreto da parte delle Regioni, perché queste risorse diventino subito cantieri”. Il Ministro dell’Ambiente ha sottolineato “che il miliardo e 300 milioni serviranno ad affrontare le prime priorità, realizzando i cantieri nelle situazioni che presentano maggiori rischi per la popolazione nelle città. Le risorse immediatamente disponibili ammontano a circa 650 milioni, mentre dall’inizio del 2016 verrà messa a disposizione la parte restante. Premiamo quei Comuni e quelle Regioni che hanno i progetti in stato avanzato di realizzazione – ha aggiunto Galletti – perché non ci possiamo più permettere di lasciare progetti nei cassetti. Questo è anche un segnale culturale. In questi mesi abbiamo semplificato le norme, fissato le priorità, firmato un protocollo con il Presidente Cantone e l’Anac per la legalità nei cantieri, chiuso un accordo di grande responsabilità con i sindacati per avere più turni di lavoro. È un lavoro lungo e difficile, che dovrà andare avanti oltre questa legislatura: si è perso troppo tempo e i cambiamenti climatici stanno rendendo ancor più complessa, ma sempre più necessaria, la sfida che abbiamo di fronte”.

Galletti infine ha assicurato: dopo che “Ieri in Cadore ho toccato con mano la pericolosità di certe situazioni, non ce ne dimentichiamo perché abbiamo in programma un Piano di piccole opere per le frane che colpiscono i territori montani, ma anche della pianura, situati nei piccoli centri e credo che lo presenteremo nei prossimi mesi”.
È necessario quindi intervenire al più presto in quanto il nostro Paese, tra quelli europei, è quello maggiormente interessato da fenomeni franosi. Ogni anno oltre mille frane colpiscono il territorio nazionale e solo negli ultimi 6 anni gravi eventi di frana hanno causato vittime e ingenti danni a centri abitati e a infrastrutture di comunicazione. L’ISPRA, nell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia sono censiti, ad oggi, 499.511 frane che interessano un’area di 21.182 kmq, pari al 7% del territorio nazionale.

I cantieri operativi in Regioni e città

  • Emilia Romagna (Bologna 8,8; Cesenatico 18,5)
  • Sardegna (Olbia 16,3)
  • Toscana (Firenze 55,5)
  • Liguria (Genova 275)
  • Lombardia (Milano 112,5)
  • Veneto (Padova 42,3, Venezia 61,8)
  • Abruzzo (Pescara 54,8)

[Redazione PROTECTAweb]

[06 Ago 2015]