
La due giorni dedicata all’economia verde ha chiuso i battenti con l’individuazione di una «road map» che punta decisa verso la sostenibilità. La Green Economy è protagonista in Italia
70 proposte per otto tematiche strategiche. Questo il risultato del lavoro condotto da più di mille esperti in occasione della due giorni dedicata agli Stati Generali della Green Economy conclusasi l’8 novembre a Ecomondo, a Rimini. Più di 1.500 i partecipanti, 40 i relatori e due i ministri.
I settori strategici individuati: strumenti economici, eco-innovazione, eco-efficienza, riciclo e rinnovabilità dei materiali, efficienza e risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, tutela e valorizzazione dei servizi degli ecosistemi, filiere agricole di qualità ecologica, mobilità sostenibile.
Tutti d’accordo – con numeri alla mano – che in Italia la nuova economia verde costituisce il settore più innovativo, quello che crea occupazione, contrasta la recessione ed è proiettato sui mercati internazionali. Buona quindi l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente e da 39 organizzazioni di imprese green – con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – di dare la parola agli Stati Generali della Green Economy creando l’occasione per fare il punto sulla realtà industriale verde del nostro Paese.
Il successo degli Stati Generali della Green Economy – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – per l’ampio coinvolgimento di diversi settori, organizzazioni e imprese, per l’efficacia della piattaforma unitaria di 70 proposte, per il consenso ampio raccolto negli interventi di esponenti politici, sindacali, imprenditoriali, apre in Italia una nuova fase. Mille rivoli si sono incontrati e hanno dato vita ad un fiume, il fiume della green economy che comincia a scorrere anche in Italia. Questo fiume non scomparirà, ma si farà vedere e sentire come forza reale per affrontare la crisi italiana e aprire nuove possibilità di sviluppo”.
A conferma della serietà dell’impegno preso: la proposta numero 46 tra le 70 avanzate, quella cioè che prevede di “promuovere un’azione specifica per il sostegno allo sviluppo delle rinnovabili termiche”, è diventata già oggi operativa con il nuovo decreto sugli incentivi alle rinnovabili termiche destinati alle famiglie e alla Pubblica Amministrazione secondo quanto annunciato, nel corso della sessione finale degli Stati Generali della Green Economy, il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.
Anche il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, riconosce l’importanza dei 70 punti che “possono costituire una road map verso lo sviluppo sostenibile e la green economy in Italia”. E questa – sostiene il Ministro Clini – “può essere una chiave per uscire dalla crisi”.
Infatti, in un diffuso panorama di difficoltà, l’economia verde in Italia sta mostrando già segnali positivi, nonostante permangano alcune, del resto «fisiologiche», debolezze. Secondo il Rapporto «Green Economy», tra i risultati più green fanno riflettere: i 193 corsi universitari in economia verde, i lavoratori nelle eco-industrie in crescita, il settore delle rinnovabili che impiega già oltre 108mila lavoratori, le più di 4.500 le aziende di agricoltura biologica – il più alto numero in Europa – e i costi di smaltimento dei rifiuti molto bassi nelle Regioni che hanno scelto la raccolta differenziata spinta.
I documenti integrali sul sito www.statigenerali.org