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Dal MASE 21 milioni per progetti su Materie Prime Critiche e Materie Prime Strategiche

Un avviso pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il 31 dicembre scorso invita alla presentazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche (MPC) e delle Materie Prime Strategiche (MPS), dall’estrazione alla trasformazione.  L’iniziativa rientra nell’ambito dei finanziamenti di «Mission Innovation», il progetto di cooperazione internazionale partito nel 2015  alla COP21 di Parigi con l’obiettivo di accelerare l’innovazione delle tecnologie pulite. L’avviso mette a disposizione 21 milioni di euro per finanziare progetti che riguardano l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche. A questo ne seguiranno altri destinati ad ulteriori aree strategiche.

Le domande di contributo, corredate dalla relativa proposta di progetto e complete di tutta la documentazione richiesta, dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica dedicata, nella pagina online della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), a partire dal 3 febbraio e fino alle ore 12.00 del 18 marzo 2025.

Le proposte di progetto potranno essere presentate da imprese, in qualità di capofila, associandosi in partenariati con altri soggetti quali partner industriali, enti di ricerca e università. Le aree strategiche individuate per i bandi includono l’estrazione mineraria primaria e secondaria, l’estrazione da fluidi, l’urban mining e l’eco-progettazione, e la trasformazione (raffinazione). L’obiettivo principale di questo avviso di bando è sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative per aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle materie prime critiche, ridurre la dipendenza da fonti estere, promuovere l’economia circolare, e contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico. Con il decreto ministeriale 386 del 17 novembre 2023, il MASE ha stanziato risorse per lo sviluppo di progetti innovativi a sostegno dell’impegno nazionale in Mission Innovation, e affidato alla società Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) il ruolo di advisor scientifico per supportarne l’attuazione. Nella seconda fase di questa iniziativa globale, denominata «Mission Innovation 2.0» e lanciata nel giugno 2021, l’Italia aderisce alla Green Powered Future Mission (GPFM) volta alla decarbonizzazione e digitalizzazione dei sistemi elettro-energetici e alla Clean Hydrogen Mission (CHM), per favorire lo sviluppo e la diffusione dell’intera catena del valore dell’idrogeno. In particolare, l’Italia ricopre il ruolo di co-Lead della GPFM e RSE, su incarico di MASE, ha assunto il ruolo di direttore della Mission.

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