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Proger: un Piano Marshall per il clima urbano

Marco Lombardi, CEO di Proger, in occasione dell’evento «Città nel Futuro 2030-2050» organizzato da ANCE, invita a un piano nazionale per l’adattamento climatico urbano sottolineando che “L’ingegneria predittiva e i dati climatici devono guidare la trasformazione delle nostre città”

 

 “Così come nel dopoguerra l’Italia ha ricostruito il proprio tessuto urbano e infrastrutturale, oggi serve un Piano Marshall per l’adattamento climatico delle città italiane”. Con queste parole, Marco Lombardi, CEO di Proger – la prima società italiana indipendente di ingegneria – ha aperto il suo intervento all’evento «Città nel Futuro 2030-2050», organizzato da ANCE al MAXXI di Roma sotto la direzione di Francesco Rutelli (nella foto sotto).

Marco Lombardi ha delineato una visione chiara: la sfida climatica deve essere affrontata non come un’emergenza episodica, ma come un’opportunità strategica per rilanciare la competitività urbana. “L’adattamento non è un costo, ma un investimento strategico. Significa proteggere il nostro passato e costruire il nostro futuro”, ha spiegato, invitando decisori pubblici e investitori a “guardare ai prossimi cinquant’anni con una prospettiva di lungo periodo e di valore”.

Secondo Lombardi, l’Italia deve dotarsi di una strategia nazionale che mobiliti risorse, tecnologia e visione, per non ritrovarsi costantemente a rincorrere le emergenze climatiche. L’obiettivo è quello di passare da una pianificazione urbana tradizionale, centrata su aspetti statici come la topografia o la morfologia urbana, a un approccio dinamico fondato sui dati climatici, la modellazione dei rischi e i flussi energetici. “Dobbiamo progettare città che evolvono, che si adattano, e che siano capaci di anticipare i cambiamenti, non solo reagire a essi”, ha aggiunto.

Al centro di questa trasformazione c’è quella che Lombardi definisce “ingegneria predittiva”: un approccio che combina intelligenza artificiale, modelli digitali e analisi dati per prevedere l’impatto delle scelte urbanistiche sul lungo periodo. Tecnologie come i Digital Twin – gemelli digitali di infrastrutture e interi quartieri – permettono infatti di simulare scenari climatici, gestire in modo intelligente le risorse e prevenire danni dovuti a eventi estremi.

Quando investiamo in infrastrutture resilienti, città a impatto zero, edifici intelligenti e rigenerazione del costruito, non stiamo spendendo: stiamo generando valore economico, sociale e culturale”, ha dichiarato il CEO di Proger (al centro nella foto), ricordando che la competitività futura delle città si misurerà anche sulla capacità di integrare ingegneria, sostenibilità e innovazione digitale.

Lombardi ha poi sottolineato come l’Italia, con il suo patrimonio storico e architettonico unico al mondo, possa diventare un laboratorio europeo di sperimentazione. “Abbiamo il patrimonio più complesso d’Europa da salvaguardare, ma anche competenze tecniche d’eccellenza. Se trasformiamo i nostri territori in un laboratorio a cielo aperto per le tecnologie dell’adattamento, possiamo diventare un punto di riferimento continentale, non semplici follower”.

In chiusura, Lombardi ha sottolineato come siano necessarie visione politica, collaborazione pubblico-privato e una regia nazionale per mettere a sistema le competenze italiane e rendere le città più resilienti, sicure e competitive. “L’Italia ha già ricostruito una volta. Ora deve reinventarsi per resistere al futuro”.

[ Alessandra Vitale ]