L’intervento di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a Milano
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante la partecipazione questa mattina alla 17a edizione Italia di Direzione Nord – A True Event – evento Patrocinato da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, e promosso dall’Associazione Amici delle Stelline, dalla Fondazione Stelline e da Inrete in collaborazione con Cenacolo Artom – ha dichiarato che “Le preoccupazioni sul fronte dell’energia sono forti, perché meno forniture russe significa che noi dobbiamo ricostituire tutte le riserve di stoccaggi durante l’estate e naturalmente essere pronti per il prossimo inverno. Nella giornata di oggi presenterò in Consiglio dei ministri una proposta per la previsione di un tetto al prezzo della produzione delle rinnovabili, un valore congruo per evitare eccessivi sbalzi legati anche a speculazioni, 180€ al Megawattora. L’Italia da sola non è in grado di approvvigionarsi con le proprie risorse, noi siamo un Paese che solo di gas consuma circa 76 miliardi di metri cubi. Il prelievo nazionale finora è stato di circa 3 miliardi di metri cubi, quindi facciamo leva su accordi internazionali con Algeria e Paesi del Medio Oriente. Ma bisogna mettere un tetto al prezzo dell’energia da fonti rinnovabili, da fonti che naturalmente non hanno un onere eccessivo di costo alla produzione. Quindi in questo momento si tratta di affrontare l’emergenza e fare i primi passi per la manovra finanziaria. Sui temi del gas e dell’energia, la prima preoccupazione è l’effetto sulle famiglie e sulle imprese. Naturalmente la questione gas, che significa non solo reperirlo, ma anche fornirlo al sistema ad un prezzo che sia minimamente calmierato. Come abbiamo intenzione di intervenire? Per le famiglie bisogna intervenire sulle bollette, per le imprese bisogna calmierare i prezzi e prevedere un price cap. A livello nazionale intanto stiamo lavorando sull’approvvigionamento”.
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si è poi soffermato su:
Questione Piombino
“È un sacrificio immediato con l’impegno di non farlo durare più di due/tre anni, ma è essenziale per l’Italia, perché se non abbiamo i 5 miliardi di metri cubi di rigassificazione di Piombino non facciamo il prossimo inverno”.
Partecipazione dell’Italia alla COP 27
“Dopo negoziati lunghi e difficili, il risultato più evidente è la creazione di un fondo per sostenere i Paesi più vulnerabili per affrontare le perdite e i danni conseguenti al verificarsi di eventi climatici estremi. Meno soddisfacenti sono stati i risultati ottenuti sul fronte cruciale delle azioni di mitigazione, dove si è probabilmente persa un’occasione importante per incrementare l’ambizione nel campo delle politiche di mitigazione.
Gli stessi rappresentanti dei piccoli Paesi insulari ci hanno affiancato nel sostenere che ad adeguate politiche di sostegno per affrontare perdite e danni va confermata, ed anzi potenziata, l’azione per ridurre le emissioni e mantenere vivo l’obiettivo di 1,5 gradi di massimo innalzamento della temperatura. Se la comunità internazionale non sarà in grado di mantenere i propri obiettivi in materia di mitigazione, oltretutto fortemente sostenuti dalla scienza, non saranno certo le politiche finanziarie a sostegno dei Paesi più vulnerabili a risolvere la sfida che devono affrontare”.