Uno studio dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, condotto in collaborazione con l’Università di Utrecht, rivela come l’incidenza del disboscamento sulla piovosità della regione amazzonica è maggiore di quanto previsto. Le ricadute più gravi, a fronte di un maggiore disboscamento, potrebbero arrivare a registrare una riduzione annuale delle piogge del 55-70%
Il disboscamento della foresta amazzonica nuoce alla piovosità della zona in maniera più significativa di quanto si pensasse. Un dato grave, emerso dallo studio dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Torino (Cnr-Isac), pubblicato su Global Change Biology (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/gcb.15810). Si compromette, in sintesi, un processo vitale: la foresta amazzonica genera una parte della pioggia che cade nell’area poiché preleva acqua dal suolo e la traspira nell’aria circostante, auto-sostenendosi.

Mara Baudena, ricercatrice del Cnr-Isac e primo autore della ricerca sottolinea: “Piccoli cambiamenti nell’umidità dell’aria, dovuti alla presenza o meno di alberi, possono portare a grandi cambiamenti nella pioggia osservata. Queste amplificazioni – spiega ancora la ricercatrice Cnr-Isac – finora non erano state considerate. In questo studio sono stati analizzati dati di precipitazione e umidità dell’aria per più di dieci anni a scala oraria su una ampia parte della foresta amazzonica e delle aree confinanti, in combinazione con dati e modelli sviluppati in lavori precedenti dall’Università di Utrecht nei Paesi Bassi, che calcolano come l’umidità venga traspirata dalle piante e trasportata dai venti in tutta l’Amazzonia”. Le nuove stime hanno implicazioni importanti. “Nel caso più estremo, in cui l’intera foresta fosse disboscata, secondo le nostre stime la precipitazione annuale nell’area scenderebbe del 55-70%”.
“I dati – aggiunge Arie Staal, dell’Università di Utrecht – vanno però trattati con prudenza: queste nuove stime sono un importante passo avanti del nostro livello di conoscenza, ma non sono prive di incertezze e approssimazioni. Dovremo proseguire la ricerca con metodi diversi per confermarle.
Gli autori confidano comunque che il risultato ottenuto sia qualitativamente significativo. “Anche una relativa deforestazione potrebbe avere effetti più drammatici del previsto sulle piogge, sulla foresta e sulle zone confinanti, sede di coltivazioni e allevamenti che sono spesso all’origine della deforestazione stessa”, conclude Mara Baudena. “D’altro canto, la riforestazione di aree già disboscate potrebbe portare a effetti importanti riguardo il ripristino del ciclo dell’acqua e della piovosità”.
[ Roberta Di Giuli ]