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L’ecoturismo nel Mediterraneo si chiama DestiMED

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Roma, presentati i risultati del progetto che promuove un ecoturismo di qualità. La metodologia dell’impronta ecologica per aumentare la sostenibilità dei prodotti

Il valore commerciale dell’ecoturismo

Accrescere il valore commerciale dell’ecoturismo riducendo al minimo gli effetti negativi che questo produce sulla biodiversità dei Parchi del Mediterraneo. È questa la sfida su cui si è concentrato DestiMED, il progetto finanziato dal programma di cooperazione transnazionale europea INTERREG-MED con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile e arginare gli impatti devastanti del turismo di massa nel bacino del Mediterraneo.

Individuate 13 aree protette nel Mediterraneo

Prendendo le mosse dall’esperienza del precedente progetto MEET (Mediterranean Experience of Ecotourism), DestiMED ha coinvolto 13 Aree protette del Mediterraneo. A queste il progetto ha fornito gli strumenti e le competenze necessarie per sviluppare, gestire e promuovere, insieme ai tour operator e ai servizi ricettivi locali, pacchetti turistici di alta qualità.

Misurazione dei parametri di sostenibilità

Una delle innovazioni più interessanti del progetto è certamente rappresentata dalla messa a punto di una metodologia standardizzata e condivisa per la misurazione e il monitoraggio dei parametri di sostenibilità dei prodotti turistici. A tal fine è stato elaborato uno strumento concreto – l’«Ecotourism Footprint Calculator» – basato sullo studio dell’impronta ecologica e utilizzato per misurare la sostenibilità dei pacchetti elaborati dalle aree pilota di DestiMED.

Le parole di Alessandro Galli

“Il calcolatore ha permesso ai parchi che hanno preso parte al progetto di comprendere e ridurre l’impatto ambientale dei propri pacchetti. Con DestiMED portiamo sul mercato un’offerta ecoturistica consapevole che diminuisce realmente l’impronta ecologica giornaliera dei turisti. Basta citare un dato: i turisti nordamericani che visitano queste aree protette hanno un’impronta ecologica inferiore di circa il 26% rispetto a quella che quotidianamente hanno a casa loro. Mi pare evidente che i risultati conseguiti nel settore turistico avranno delle ricadute positive anche in termini di sostenibilità globale” ha evidenziato Alessandro Galli, Direttore del Programma Mediterraneo del Global Footprint Network, nel corso della presentazione del progetto presso Villa Celimontana, a Roma. Il nuovo «Ecotourism Footprint Calculator» rappresenta un valido strumento per supportare scelte consapevoli e buone pratiche nel settore turistico che di certo avranno ricadute positive anche sul piano della sostenibilità globale. 

[ Marino Collacciani ]