
Firmato un protocollo d’intesa tra RSE e Blue Laser Fusion (BLF) per sviluppare il primo reattore commerciale a fusione inerziale (IFE). Le attività si articoleranno in tre fasi: analisi, prototipo su piccola scala e reattore commerciale a grande scala. Shuji Nakamura, Nobel per la Fisica 2014 e fondatore di BLF, ha sottolineato il valore della collaborazione per realizzare energia pulita e priva di emissioni
La firma dell’accordo è avvenuta lo scorso 4 novembre durante un evento internazionale che ha visto interventi di esperti e il supporto del Governo italiano. Alfredo Mantovano ha illustrato l’impegno dell’Italia nella ricerca energetica, ribadito anche dalla premier Giorgia Meloni. L’intesa si colloca nelle sfide della transizione energetica, promuovendo innovazione e decarbonizzazione. L’accordo mira a valorizzare le eccellenze tecnico-scientifiche italiane, coinvolgendo università, industria e centri di ricerca. L’evento ha aperto la strada alla definizione di una roadmap nazionale per accelerare la transizione energetica.
Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE, ha dichiarato: “siamo onorati di poter collaborare al fianco di un’eccellenza nel campo tecnologico per un ambizioso progetto di innovazione che intende accelerare la transizione energetica. I nostri ricercatori metteranno a disposizione l’expertise acquisita in Italia attraverso le attività di Ricerca di Sistema e quelle maturate durante le numerose occasioni di cooperazione internazionale, come quelle collegate a Mission Innovation. La collaborazione con BLF ci consentirà al contempo di accrescere la nostra esperienza e la nostra conoscenza di un settore sfidante e dagli importanti obiettivi di decarbonizzazione”. Ha poi aggiunto: “sebbene non possa essere ancora considerata un’alternativa agli SMR a fissione, questa innovazione rappresenta un passo decisivo verso la fusione che non usa il confinamento magnetico ma una tecnologia già provata a dicembre 2022, con l’esperimento di Livermore del Department of Energy degli Stati Uniti”.
Franco Cotana ha quindi elogiato la collaborazione con BLF, che sfrutterà tecnologie laser già testate negli USA, e ha evidenziato il contributo italiano alla ricerca globale, grazie anche a programmi come «Mission Innovation». Per RSE, questo progetto rappresenta un passo decisivo per lo sviluppo delle tecnologie a fusione.
L’intesa con l’americana Blue Laser Fusion si colloca tra le iniziative italiane per affrontare le sfide ambientali del futuro. Blue Laser Fusion, fondata nel 2022 da Shuji Nakamura, Premio Nobel per la Fisica e membro del Consiglio Scientifico di RSE, è guidata da un pioniere noto per l’invenzione del led blu ad alta potenza. Questa scoperta ha rivoluzionato l’efficienza energetica, l’illuminotecnica e la colorimetria. Più di recente, Nakamura si è concentrato sullo sviluppo di laser ad alta potenza, oggi impiegati per avviare la fusione nucleare a confinamento inerziale.

Blue Laser Fusion, con sede in California, punta a commercializzare energia a fusione su scala GW per settori ad alta intensità energetica. L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per Italia e Europa di guidare l’innovazione in un settore strategico per il futuro. Essa si dedica alla creazione della prima generazione di energia senza emissioni di carbonio. Shuji Nakamura, in qualità di Amministratore Delegato, ha espresso entusiasmo per la collaborazione con RSE: “Blue Laser Fusion è lieta di collaborare con RSE allo sviluppo della prima dimostrazione pratica di energia da fusione inerziale. Questo accordo con RSE metterà in contatto scienziati e ingegneri di alto livello in Italia e in Europa con il laser BLF, indirizzerà il team di sviluppo e avvierà il processo di creazione di siti dimostrativi in Italia”.
Il Presidente di RSE Carloalberto Giusti, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi LINK, ha organizzato e aperto una serata di confronto sul compito della ricerca e del trasferimento tecnologico nella transizione energetica. Essa si è sviluppata sugli aspetti tecnico-scientifici delle opportunità offerte dalla fusione a confinamento inerziale, in cui la ricerca e l’industria italiana possono contribuire. Si è delineata una roadmap italiana per il rilancio delle attività di ricerca e sviluppo in questo settore. Il Presidente di RSE ha quindi dichiarato: “Occorre recuperare il tempo perduto per promuovere un cambio di passo nella ricerca italiana ed europea, valorizzando le eccellenze nazionali tecnico-scientifiche e il know-how industriale di primissimo rilievo. RSE dimostra giorno dopo giorno di saper guardare avanti e di farsi promotore di un confronto che ha sempre e solo un unico obiettivo: l’innovazione del nostro Paese, nel solco degli obiettivi della transizione energetica e nel rispetto delle esigenze economiche, sociali e ambientali”.
[ Maria Vittoria Cocozza ]