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Citroën C-Zero, il futuro in città

Citroen C-Zero 600k

La piccola francesina è una rivoluzionaria «full electric» a quattro posti. Utilizzabile come una qualunque autovettura a combustibile fossile e con un’autonomia di 150 chilometri, allarga i confini della mobilità in direzione dell’ecologia e del risparmio. Con poco più di due euro un «pieno» di elettricità…

Citroen C-Zero Odissea elettrica

C’è ancora una sorta di incredulità che aleggia tra la maggior parte degli automobilisti riguardo alle vetture elettriche: se ne iniziano a vedere per strada, sono in bella mostra nelle concessionarie, eppure si fa una certa fatica ad immaginarle come vetture da usare tutti i giorni, come fossero «normali». E il grande merito della Citroën C-Zero – prima auto della sua categoria ad essere messa a listino – è proprio quello di avvicinare anche gli automobilisti più scettici ad un nuovo modo di concepire la mobilità, non più subordinata al petrolio, ma pulita ed economica, e, soprattutto, senza rinunce. E i 2.800 ordini ricevuti in poco più di un anno sono lì a dimostrarlo. Tra questi, spicca una piccola flotta di 14 esemplari consegnati al Comune di Roma nell’ambito del progetto sostenuto da Roma Capitale per la mobilità elettrica portato avanti dall’assessore all’Ambiente Marco Visconti e particolarmente gradito anche al neo Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che viaggia in città a bordo di una virtuosa C-Zero. Del resto già il nome è una garanzia di innovazione. C-Zero come: zero litri di carburante, zero emissioni inquinanti, zero emissioni di biossido di carbonio durante la guida e zero inquinamento acustico.

Compromessi? Zero

Tutto questo è reso possibile da un motore sincrono a magnete permanente che fornisce 49 kW pari a 66 cv disponibili da 2.500 a 8.000 giri, con un picco di coppia di ben 180 Nm, da 0 a 2.500 giri, il tutto sufficiente per assicurare prestazioni di rilievo, con una velocità massima di 130 km/h, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 15,9 secondi e, cosa più importante, una ripresa da 60 a 80 km/h in 3,9 secondi, numeri che testimoniano come la Citroën C-Zero possa tranquillamente affrontare percorsi extraurbani. Scendendo nei dettagli tecnici, troviamo in accoppiata al propulsore, una trasmissione dotata di riduttore con demoltiplicazione adattata e differenziale tradizionale posizionati sul retrotreno vicino al motore elettrico. Non manca un sistema di recupero dell’energia in decelerazione e in frenata che permette di ricaricare le batterie mentre si viaggia; l’energia recuperata dipende dalla velocità e dalla pressione esercitata sul pedale del freno, ma la ricarica avviene anche quando il pedale dell’acceleratore non è premuto.

Per alimentare al meglio il sistema propulsivo, ecco una batteria di ultima generazione agli ioni di litio, collocata al centro del veicolo e composta da 88 celle di 50 Ah, con capacità utile di circa 16 kWh e alimentazione fornita a 330 V. I vantaggi di una batteria agli ioni di litio, si possono riassumere in un rapporto peso/potenza/capacità più favorevole e all’assenza del cosiddetto «effetto memoria».

Citroen C-Zero quadro strumenti
Quadro strumenti: al posto del tradizionale indicatore del livello carburante troviamo quello del «pieno» di energia. Al centro l’indicatore a lancetta indica: nella zona blu scuro (Charge) che il sistema sta «recuperando» l’energia, in quella verde chiaro (Eco) che si guida in modalità «economy», nella zona bianca che si viaggia più o meno allegramente…

Senza complessi

Le perplessità dell’utenza più conservatrice nei confronti della propulsione elettrica, potrebbero svanire nel giro di pochi chilometri, il tempo di un breve test drive. Del resto cosa c’è di così strano? Si gira la chiave fino al «bip» sonoro, spia verde «ready» accesa sul quadro strumenti, leva del cambio in «d» e via, come su una qualunque automatica. L’unica differenza è il silenzio assoluto che accompagna l’incedere della vettura; ecco, a questo bisogna fare davvero l’abitudine, perché all’interno della ­C-Zero di rumore non c’è traccia, a parte il fruscio dovuto al rotolamento dei pneumatici. Il quadro strumenti indica velocità, contachilometri e trip computer, oltre all’indicatore a lancetta che mostra l’energia rimasta e lo stato della batteria: la parte blu indica la ricarica, la verde le fasi di guida in modalità «economy», mentre la bianca una guida che richiede un maggiore consumo dell’energia disponibile. Quando l’autonomia sta per esaurirsi, vengono adottati automaticamente dei parametri finalizzati al risparmio energetico per prolungare il chilometraggio residuo. I 150 km di autonomia promessi sono assolutamente alla portata di tutti, basta tenere il piede leggero sul pedale e sfruttare le decelerazioni per agevolare la ricarica delle batterie. La ricarica può essere effettuata in due maniere: collegare la C-Zero ad una presa elettrica tradizionale da 220 V, per una ricarica completa in meno di 8 ore, oppure attaccare la vettura ad una presa che fornisce corrente monofase di 125 A a 400 V, per una ricarica rapida all’80% in soli 30 minuti. Possono essere effettuati oltre 1.500 cicli di carica, per un costo che si aggira poco sopra i 2 euro a ricarica.

Citroen C-Zero schema funzionamento
Schema di funzionamento

Pratica e virtuosa

Lunga meno di tre metri e mezzo, la C-Zero ha 4 posti comodi e un bagagliaio di 166 litri. È una city-car, ma la sua dotazione di serie è di livello superiore: servosterzo, ABS, ESP, AFU, vetri elettrici, 6 airbag e climatizzatore sono solo alcune delle dotazioni presenti, alle quali si aggiunge l’eTouch, che raggruppa una serie di servizi che comprendono le chiamate di emergenza e assistenza localizzata, un libretto di manutenzione virtuale e un servizio EcoDriving a cui accedere attraverso lo spazio personale MyCITROËN su Internet, la funzione Bluetooth® e il modulo GPS.

Citroen C-Zero Polizia di Stato
Una delle due Citroën C-Zero, personalizzate secondo la tradizionale livrea della Polizia, in servizio a Piazza San Pietro presso la Sede dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza «Vaticano»

Rispetto ambientale… per tradizione

La virtuosa francesina è il frutto di un impegno longevo della Casa in direzione di una mobilità alternativa, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Dal suo cappello a cilindro la Citroën ha estratto soluzioni di mobilità creative ed ecologiche, a dimostrazione di un importante investimento di risorse umane e materiali negli anni che oggi è stato premiato con risultati importanti. Al servizio dell’ambiente è nata la tecnologia micro-ibrida e-HDi, su quasi tutti i modelli, la tecnologia full electric con Citroën C-Zero e Berlingo First, la tecnologia full hybrid con HYbrid4, lanciata dal 2011 su DS5. E non è un caso che, in occasione dell’evento ecologico romano «H2Roma» dello scorso novembre, il Gruppo PSA Peugeot Citroën abbia ricevuto il premio «Energia e Mobilità» per l’introduzione del sistema e-HDi sulla nuova Citroën C4. Lode alla Citroën anche per la Survolt, concept-car 100% elettrica che, con prestazioni da gara, permette alla Casa di esplorare tutto il potenziale di questa modalità di propulsione coniugando sport e rispetto per l’ambiente.

E chapeau al Gruppo francese anche per l’evoluto sistema microibrido Stop&Start grazie al quale il motore, nei momenti in cui la vettura è ferma, si arresta e si riavvia automaticamente in 400 millisecondi in modo silenzioso e fluido. Questo permette la riduzione dei consumi fino al 15% in ambito urbano con un abbattimento delle emissioni di CO2 di 5g/km circa.

Ma operare in difesa del mondo inquinato riguarda anche i processi industriali e il training al personale di Citroën; tutti i siti di produzione di PSA Peugeot Citroën sono certificati UNI EN ISO 14001 mentre la Filiale italiana di Citroën è ISO 9001 e UNI EN ISO 14001:1996; questi riconoscimenti trovano ragione nel Sistema di Gestione Ambientale (SGA) istituito per ottimizzare i consumi di materie prime, le emissioni e le produzioni di rifiuti, il tutto evidenziato annualmente nel Bilancio ambientale.

Valerio Maura