di Roberta Di Giuli • Le attività di ricerca e la tecnologia messe in atto dall’Azienda sono finalizzate non solo alle prestazioni, al chilometraggio e all’affidabilità del prodotto finale, ma anche alla sostenibilità ambientale
Esigenze specifiche richiedono soluzioni altrettanto specifiche che, nel caso della Marangoni, si materializzano in pneumatici dedicati ricostruiti. I pneumatici destinati al trasporto passeggeri, urbano ed extraurbano, non sfuggono a questa regola che è letteralmente divenuta filosofia aziendale.
I tecnici Marangoni, impegnati nella produzione di pneumatici industriali ricostruiti (compito affidato alla Divisione Commercial&Industrial Tyres), hanno perfettamente assimilato questa impostazione e quindi, per questo settore, da anni sviluppano non solo pneumatici, ma anche soluzioni mirate al settore del trasporto collettivo
Soluzioni diverse per diverse esigenze
Iniziamo dalle coperture ed iniziamo con una considerazione ovvia: esiste una profonda differenza fra un passeggero ed un collo merci! Alla differenza di esigenze dei due tipi di trasportato ecco emergere la necessità di realizzare differenti tipi di coperture a seconda siano destinate ad autocarri di varia portata oppure a bus e pullman.
Proprio per questo motivo la Marangoni studia caso per caso le mescole e le specifiche atte a soddisfare le diverse problematiche di utilizzo: in particolare per il trasporto persone si guarda alla resistenza alla torsione esercitata sui pneumatici nelle manovre di cambio di direzione in ambiti ristretti e alle manovre da fermo; attenzione particolare viene riservata alla struttura laterale del pneumatico ai fini di un’adeguata resistenza a traumi quali urti, sfregamenti ed abrasioni; né tantomeno viene trascurato l’aspetto scorrevolezza, ben sapendo che una minore resistenza al rotolamento comporta una significativa riduzione nel consumo di carburante.
Marangoni ha realizzato, sia per i battistrada lineari che per quelli trattivi, una gamma di coperture tale da «coprire» tutte le misure di pneumatici utilizzati nel trasporto di persone nell’ambito urbano, interurbano e extraurbano. Per quanto riguarda i pneumatici destinati a bus e pullman, come del resto per tutti gli altri realizzati per impieghi diversi, le attività di ricerca e le tecnologie Marangoni sono finalizzate non solo alle prestazioni, al chilometraggio e all’affidabilità del prodotto finale, ma anche alla sostenibilità ambientale. Un importante contributo in tal senso viene proprio dall’attività di ricostruzione a monte della quale vi è la fase di recupero della carcassa che, prima di essere definitivamente smaltita, può essere riciclata anche tre volte; infatti, fino a quando la carcassa da recuperare mostrerà caratteristiche assimilabili in tutta sicurezza a quelle del nuovo, il battistrada usurato verrà sostituto con un nuovo profilo avente caratteristiche del tutto simili all’originale.
La carcassa del pneumatico prima di essere dichiarata idonea per la ricostruzione, viene sottoposta a diversi controlli, sia visivi che strumentali, tesi ad accertarne l’idoneità al reimpiego. Questo sistema di controllo ruota attorno ad una macchina laser estremamente sofisticata – l’ispezionatrice shearografica – che, operando sottovuoto, esamina la struttura della carcassa evidenziando eventuali imperfezioni o danni non rilevabili ad un esame visivo. Ricevuta l’idoneità la carcassa viene ricostruita ed il pneumatico così ottenuto viene sottoposto al controllo finale che consiste nel gonfiaggio dello stesso a pressione di utilizzo (8 bar). Questa verifica fornisce al prodotto ricostruito una ulteriore garanzia di affidabilità che, nel trasporto di persone, acquista una valenza maggiore rispetto ad altri settori di impiego.
Lo stabilimento di Rovereto da’ il buon esempio
Il processo di ricostruzione dello stabilimento Marangoni di Rovereto adotta da tempo le più avanzate procedure di controllo di qualità a tutti i livelli. La validità del know-how esclusivo di Marangoni SpA è dimostrato dalle certificazioni ISO 9001:2008 e dalla certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004, e TUV. I cicli di ricostruzione per i pneumatici industriali avvengono nello stabilimento di Rovereto che, tra i più grandi e avanzati di questo tipo al mondo, è omologato a norma ECE ONU 109R per il cui ottenimento è indispensabile dimostrare sia di saper ricostruire i pneumatici secondo precise specifiche tecniche, e sia di superare positivamente gli stessi test previsti per i pneumatici nuovi.
Il «ricostruito» è in effetti una soluzione che soddisfa tanto criteri di eco-compatibilità quanto di necessità di contenimento della spesa da parte degli utenti, come già hanno avuto modo di sperimentare le aziende di trasporto urbano di grandi città italiane quali Milano, Torino, Genova e Verona. Queste aziende si affidano a Marangoni, con la consapevolezza di poter contare anche su un know-how d’eccellenza, un prodotto valido ed un post vendita efficace.
Pur rappresentando l’attività di ricostruzione una delle sue principali attività, il gruppo Marangoni può oggi articolare l’offerta su un’ampia gamma di prodotti sia ricostruiti e sia nuovi realizzati, questi ultimi, dalla divisione Commercial&Industrial Tyres, specializzata in particolare nel settore delle coperture per veicoli commerciali, industriali ed autobus.
Al di là dell’attività industriale e commerciale, quello che distingue Marangoni è il plus rappresentato sia dal servizio di ricostruzione personalizzato, che fornisce assistenza tecnica e consulenza specifica nella scelta del disegno del battistrada più adatto, e sia dall’efficienza del servizio, ovviamente estesa anche al nuovo, e dell’assistenza per le grandi flotte.
Il Gruppo Marangoni ha dimostrato la capacità di coprire vasti settori del ciclo di vita del pneumatico in maniera integrata, con approccio specialistico, al punto di progettare e produrre i macchinari necessari alle specifiche di produzione (che per inciso hanno costituito e costituiscono un eccellente business collaterale) e con la conseguente capacità di creare delle soluzioni eccellenti. In realtà la Marangoni è stata capace di trasformare le sue contenute dimensioni aziendali in un vantaggio competitivo, in termini di flessibilità, rapidità di risposta e innovazione.
Valorizzazione energetica dei pneumatici fuori uso. Dal riutilizzo al riciclaggioUn impegno a favore dell’ambiente che va dalla ricostruzione della carcassa allo sfruttamento energetico del non ricostruibile, trasformando il ciclo in proficuo business eco-compatibile Se è pur vero che, una volta portati alle discariche, i pneumatici non sono praticamente soggetti a degrado, è d’altro canto innegabile che il mancato o improprio smaltimento, rappresenta un problema. Che cosa è meglio fare dei pneumatici non più utilizzabili per la circolazione né per la ricostruzione? Il gruppo Marangoni, impegnato a tutto tondo nell’industria dei pneumatici sin dagli anni ’50 del secolo scorso, ha dovuto sin dall’inizio confrontarsi con la necessità di dover smaltire grandi quantitativi di pneumatici fuori uso non più ricostruibili. Dopo aver tentato, già alla fine degli Anni ’70, di percorrere strade quali la triturazione ed il riutilizzo di materiali (ed averle abbandonate per lo scarso interesse del mercato e per gli elevati costi, soprattutto in termini energetici), la soluzione che sinora ha dato i migliori risultati è stata quella della termodistruzione dei pneumatici interi in impianti dedicati. Questo procedimento permette da una parte di produrre vapore ed energia elettrica e dall’altra di recuperare una serie di materie e composti quali fili di acciaio, ossido di zinco, solfato di sodio. Sintetizzando, questo è quanto accade negli stabilimenti Marangoni di Rovereto e di Anagni i cui termovalorizzatori sono attualmente in grado di smaltire circa 2.000 kg/h di pneumatici fuori uso interi, lavorando 7.500 ore/anno (15.000 ton/anno) e garantendo al tempo stesso una produzione annua di elettricità pari a 3.300 kW corrispondenti a circa 24.000 MWh. All’interno del Gruppo Marangoni è inoltre attivo da qualche anno un Centro ricerche e sviluppo che, fungendo da antenna tecnologica, opera sinergicamente a favore di tutte le società del Gruppo stesso nei campi della ricerca, dello sviluppo e dell’affinamento continuo del prodotto inserendo contemporaneamente e continuativamente nei processi il pieno rispetto delle problematiche legate all’ambiente. La filosofia (mission) alla base delle molteplici attività dell’Azienda per uno sviluppo ecosostenibile è strettamente connessa alle normative emanate dall’Unione Europea in tema di trattamento delle materie e dei materiali stabilendo di conseguenza la gerarchia delle attività che devono essere privilegiate nel contesto del trattamento dei rifiuti, qui di seguito riportate in ordine di importanza: • Riutilizzo delle materie: basso impatto ambientale, bassi consumi in fase produttiva, bassi consumi durante l’utilizzo (ad es. bassa resistenza al rotolamento dei pneumatici, durata, affidabilità, percorrenza). • Recupero di materia: la ricostruzione dei pneumatici di cui Marangoni è stato pioniere ed oggi è leader riconosciuto a livello mondiale. Recupero di energia ad alto rendimento (oltre il 66%) tramite termovalorizzatori di pneumatici a fine vita. Da 1 kg di pneumatici si ricava 1,8 kWh di elettricità. • Smaltimento, nei casi residui, qualora altro non si possa fare. Vale infine sottolineare che l’impegno del gruppo Marangoni verso l’ambiente non si limita al ciclo di vita del pneumatico – dalla progettazione allo smaltimento – ma si va estendendo anche al settore del fotovoltaico. |
Roberta Di Giuli