
Era dal 2016 che non si istituiva in Italia un Parco Nazionale, l’ultimo quello dell’Isola di Pantelleria nel 2016. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dato nuova linfa… alle aree protette firmando nella «Giornata della Terra» il decreto che individua la perimetrazione, la zonizzazione e le misure di salvaguardia del Parco Nazionale del Matese. La nuova area protetta si estende tra Campania e Molise per 87.897,7 ettari e diventa ufficialmente il 25° Parco Nazionale italiano.
Il provvedimento, in ottemperanza alla pronuncia del TAR del Lazio dell’ottobre 2024, è il frutto del lavoro e della concertazione che ha coinvolto, oltre il MASE, l’Ispra e numerosi enti territoriali interessati: 52 amministrazioni comunali, quattro province e due Regioni. Viene così ampliato il vecchio Parco Regionale, entrato in funzione solamente nel 2002, a causa della mancata approvazione delle norme attuative della legge regionale, e che si estendeva su una superficie di oltre 33mila ettari.
Le dichiarazioni
Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha quindi dichiarato “il valore della biodiversità del nostro Paese: il Matese è uno scrigno di natura e cultura, che entra formalmente nella lista dei Parchi nazionali, aprendosi a una visione di sviluppo nuova che vogliamo costruire con la forte condivisione di istituzioni e comunità locali”.
Il Sottosegretario Claudio Barbaro – a cui il MASE ha attribuito la delega alle Aree protette – ha sottolineato: “Da oggi il territorio acquisirà una visibilità nazionale e il trasferimento di notevoli risorse, al fine di rendere il Parco anche un’occasione, tra le altre cose, di rilancio turistico. Il MASE, con il nuovo Governo, ha costituito l’Area marina protetta di Capospartivento, il Parco Ambientale di Orbetello e adesso il Parco Nazionale del Matese, a dimostrazione che esiste una strategia e una visione precisa sullo sviluppo delle aree da tutelare, pur nel convincimento che fra l’uomo e il territorio occorra consolidare un equilibrio che sappia preservare sia la natura che lo sviluppo”.