Il Secondo Rapporto Eco-Media 2015 promosso da Pentapolis Onlus, in collaborazione con l’Università Lumsa e l’Osservatorio di Pavia, tira le somme sull’informazione green da parte dei principali media italiani
Solo il 3,3% dei servizi dei sette principali notiziari italiani (Rai, Mediaset e La7) parla nel prime time di tematiche ambientali, e lo fa con toni allarmistici visto che il contenuto riguarda soprattutto calamità, incidenti, meteo, degrado. L’Italia è fanalino di coda anche per notizie sulle best practice, cioè quelle azioni che permettono di ottenere migliori risultati in svariati contesti, come l’impiego di nuove energie sostenibili, la formulazione di piani di sviluppo economico green o salvaguardia dell’ambiente.
A fornire i dati sulla «disattenzione» dei tg è il 2° Rapporto «L’informazione ambientale in Italia», presentato dall’Osservatorio Eco-Media nel corso del Forum nazionale «Ambiente tra informazione ed economia», promosso da Pentapolis Onlus in collaborazione con l’Università Lumsa. Il quadro, poco confortante, riporta l’attenzione sulla necessità di un’adeguata informazione ambientale, strumento fondamentale per aumentare la consapevolezza e l’interesse dell’opinione pubblica su tali tematiche.
“L’Osservatorio Eco-Media – spiega Massimiliano Pontillo, presidente Pentapolis Onlus – vuole stimolare coloro che governano il settore dei media, ossia i grandi editori, affinché le tematiche ambientali non continuino ad essere relegate alle emergenze e ai disastri naturali ma abbiano uno spazio costante e siano più connesse con le questioni economiche. Si produrrebbe così un circolo emulativo virtuoso a tutti i livelli e un’attenzione maggiore del decisore pubblico”.
Nel corso della mattinata è stato conferito il Premio «Giornalisti per la Sostenibilità» ad Alberto Cappato (Tg5), Felicita Pistilli (Tg1) e Francesca Altomonte (Tg2) che si sono distinti per l’attenta divulgazione dei temi green, rispettivamente nelle sezioni: natura e tutela del patrimonio ambientale; denuncia al degrado e all’incuria; best practices.
L’intero progetto si avvale dell’adesione del Presidente della Repubblica; del partenariato con Lumsa e Osservatorio di Pavia; della collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e con l’Ordine dei Giornalisti; del patrocinio di Commissione Europea, Ministero dell’Ambiente, Ispra; della partecipazione di Cittadinanzattiva, Csr Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, Fondazione UniVerde, Greenaccord; del sostegno di Novamont e Rio Mare; del contributo di Terna e Toyota; partner media Eco in Città; partner tecnici Arti Grafiche Boccia e Tetra Pak.
[Redazione PROTECTAweb]
[27 Nov 2015]