Il Consiglio dei Ministri del 10 ottobre 2019, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa, ha approvato un decreto-legge recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria
Le nuove norme, come indicato nel comunicato stampa del Governo, mirano ad incentivare comportamenti e azioni virtuose programmando una serie di interventi multilivello, idonei a coinvolgere tutti gli attori responsabili.
Tra le altre misure, il decreto prevede:
- un «buono mobilità» destinato ai cittadini che risiedono in Comuni che superano i limiti di emissioni inquinanti indicati dalla normativa europea sulla qualità dell’aria. Consiste in un contributo di 500 o 1.500 euro per chi rottama rispettivamente un motociclo o un’auto fino alla classe Euro3 entro il 31 dicembre 2021 e potrà essere usato per acquistare, anche a favore di conviventi, abbonamenti di trasporto pubblico locale o biciclette anche a pedalata assistita. Il buono non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente;
- un fondo per finanziare progetti di creazione, prolungamento, ammodernamento e messa a norma di corsie preferenziali di trasporto pubblico locale presentati al Ministero dell’Ambiente da uno o più Comuni, anche in forma associata;
- uno stanziamento per i Comuni con particolari livelli di inquinamento che realizzano o implementano il servizio di trasporto scolastico per i bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione attraverso mezzi di trasporto ibridi, elettrici o non inferiori a Euro6, immatricolati per la prima volta dopo il 31 agosto 2019;
- risorse per finanziare un programma sperimentale di riforestazione urbana a favore delle città metropolitane;
- un contributo per finanziare gli esercenti commerciali che, al fine di ridurre la produzione di rifiuti, allestiscono spazi dedicati alla vendita ai consumatori di prodotti sfusi e alla spina, sia di tipo alimentare sia detergenti.
Viene, inoltre, prorogato al 31 dicembre 2019 il termine per l’avvio della restituzione dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali non versati per effetto della cosiddetta «busta paga pesante», nei territori del centro Italia colpiti dal sisma del 2016.
[ Luca Strinati ]