Lente d’ingrandimento sui due bacini con COCONET, il progetto che vuole rendere efficace l’obiettivo di reti coerenti per le Aree Marine Protette, e valutare l’impatto dei parchi eolici in alto mare
Si fa presto – o quasi… – a dire «aree protette», ma mettere in campo un sistema di protezione e salvaguardia veramente utile ed efficace richiede programmi e azioni mirati ed un occhio vigile competente che spazi e intervenga.
Nell’ambito della rete Natura 2000 è ben il 4% delle acque europee ad essere attualmente destinato a diventare area marina protetta (AMP). Ma se l’obiettivo è quello di ottenere reti di AMP coerenti, come riconosce la direttiva quadro sulla strategia marina (MSFD), è tempo di mettere a punto sistemi più efficaci.
Attori e compiti
Si chiama COCONET («COast to COast NETworks of marine protected areas») ed è il progetto che vede all’opera 39 istituti e piccole e medie imprese di 22 paesi, che da tre anni sta esaminando la questione delle reti di AMP nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Una mossa atta a migliorare le politiche per una gestione ambientale efficace, accertarsi che le AMP esistenti in queste zone siano sufficienti per la creazione di una rete ecologica, e suggerire come progettare ulteriori meccanismi di protezione basati su scambi efficaci tra le aree protette.
Al momento il progetto sta preparando le linee guida per la creazione di reti di AMP basate sulla connettività tra le diverse zone. Quindi, è in fase di realizzazione una sorta di «atlante dei venti» per entrambi i bacini, perché nell’agenda degli obiettivi da perseguire c’è l’appunto: «Fondare parchi eolici in alto mare (offshore wind farm o OWF)»!
Per preparare le linee guida per la creazione di reti di AMP, i partner del progetto COCONET stanno dunque identificando una serie di sedi collegate tra loro, che presentano caratteristiche comuni di ecosistema. L’obiettivo è individuare i processi fisici e biologici e le connessioni che regolano le tendenze della distribuzione della biodiversità.
La forza del vento in mare
Il progetto è nella fase viva di valutazione su quale impatto per l’ecosistema potrebbe rappresentare l’insediamento di parchi eolici al largo del Mediterraneo o del Mar Nero. Nessun timore, spiegano i responsabili di COCONET, anzi! I parchi eolici in alto mare possono contribuire a migliorare la biodiversità marina: sulle strutture sommerse gli organismi che abitano sul fondo possono stabilirsi e quindi attrarre popolazioni di pesci. Gli insediamenti potrebbero anche scoraggiare la pesca a strascico sul fondo del mare.
In merito, un responsabile del progetto ha dichiarato: “Sappiamo che è importante coordinare la creazione di una rete integrata di AMP e OWF, in quanto sono necessarie azioni concertate per l’uso sostenibile dei nostri bellissimi mari”.
Intanto, sono anche già stati predisposti due progetti pilota per il Mar Nero e il Mar Mediterraneo, i quali intendono rappresentare le aree in cui i concetti sviluppati dal team di COCONET possono essere applicati al mondo reale. Strumenti di lavoro e di… viaggio per gli studiosi: navi oceanografiche per operazioni in mare aperto e acque profonde, con un’imbarcazione più piccola per gli studi costieri.
Infine, per non lasciare… a riva le generazioni future ed insegnare loro le ricchezze e i mille aspetti della risorsa mare, i partner del progetto hanno recentemente lanciato COCONET Kids, una risorsa online dedicata ai bambini, completa di giochi, attività e un’area per gli insegnanti.