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Un’edilizia sostenibile per la lotta alla crisi idrica

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Green Building Council Italia ha organizzato un evento dedicato alla presentazione del Position Paper: «Gestione efficiente dell’acqua: dall’edificio alla città», edito dal Gruppo di Lavoro promosso dall’Associazione e coordinato dal prof. Marco Maglionico. Al convegno presenti anche imprese, istituzioni universitarie, associazioni e liberi professionisti impegnati a individuare possibili strade e nuovi strumenti per una gestione sostenibile della risorsa idrica su scala edificio e città

 

L’evento organizzato da GBC Italia e moderato dalla giornalista Maria Chiara Voci, ha visto l’alternanza sul palco di differenti relatori: introdotti i temi portanti del Position Paper, il dibattito si è articolato in due distinte tavole rotonde, a cui hanno preso parte i membri del Gruppo di Lavoro. La prima era chiamata a riflettere sull’efficienza idrica a «scala urbana» mentre la seconda su «scala edificio».

Hanno seguito la presentazione di case history e l’inaugurazione della mostra «TRATTI DALL’ACQUA», una personale dell’artista Marillina Fortuna.

I temi centrali

Tavola Rotonda: L’efficienza idrica nei sistemi urbani

Dai dibattiti è emerso che i cambiamenti climatici, insieme alla crescente urbanizzazione, hanno determinato una significativa alterazione del naturale bilancio idrologico a diverse scale territoriali, esacerbando l’insicurezza idrica, la sostenibilità degli ecosistemi e la relativa capacità di preservarsi nel medio e lungo periodo.

Necessario quindi porre al centro dell’attenzione globale il tema della gestione dell’acqua, anche per il settore del costruito, al fine di individuare nuovi ed innovativi approcci e metodologie di utilizzo e governo di questa risorsa, in ottemperanza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dalle Nazioni Unite sanciti dall’Agenda 2030.

Il Gruppo-di-lavoro di GBC Italia

Le dichiarazioni

Marco Mari, Presidente del GBC Italia: “Stiamo vivendo la peggior crisi idrica degli ultimi secoli: è questo uno dei più critici lasciti del cambiamento climatico che sta affliggendo il nostro Pianeta. Tra le tante crisi che ci troviamo ad affrontare in questo presente, la carenza e la disparità di risorse è divenuta sempre più centrale. Tra queste, la carenza idrica rischia di divenire un fenomeno sempre più strutturale, determinando nuovi scenari a livello geografico. Per la filiera edilizia e immobiliare, considerare ed agire anche sul tema idrico, al pari degli ulteriori impatti energetici e ambientali non è solo un’urgenza alla quale non possiamo sottrarci, ma è una necessità ambientale, sociale oltre che economica. GBC Italia ha da sempre intercettato e attenzionato il problema e prevede nei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC un’apposita area tematica dedicata alla gestione dell’acqua. Considerato che tali strumenti sono una importante leva per i processi di innovazione, la nostra Associazione ha attivato e coordinato un Gruppo di Lavoro dedicato, un vero e proprio laboratorio di ricerca e innovazione che ha visto la collaborazione delle principali organizzazioni associate a GBC Italia, tra cui università, associazioni, imprese e professionisti. Questo Gruppo di Lavoro traguarda oggi il suo primo risultato tangibile con la pubblicazione di questo position paper, primo del suo genere a livello nazionale, per indicare la strada di un processo di rinnovamento su scala edificio e urbana per una gestione efficiente della risorsa idrica integrata agli ulteriori aspetti energetico-ambientali. Come Associazione siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato che ci porta ad aprire un dibattito importante, che si inserisce nel percorso di advocacy che intraprendiamo da tempo, con determinazione, sui tavoli nazionali e internazionali per trasformare il mercato edilizio secondo un approccio circolare che metta al centro la persona e favorisca la diffusione di buone pratiche atte a generare edifici, città e territori salubri, sicuri e capaci di salvaguardare tutte le risorse ambientali che li definiscono”.

Marco Maglionico, Professore dell’Università di Bologna e coordinatore del Gruppo di Lavoro sull’efficienza idrica di GBC Italia: “La gestione dell’acqua nelle città è resa sempre più complessa dal continuo incremento delle superfici urbanizzate e dal cambiamento climatico che porta a un incremento sia di eventi meteorici estremi sia della durata dei periodi siccitosi. Tutto questo, come descritto nel Position Paper, può essere affrontato attraverso i principi di circolarità dell’acqua e grazie a tecnologie verdi che rendono le aree urbane sostenibili e resilienti”.

Fabrizio Capaccioli, vice-Presidente del Green Building Council Italia: “È sotto gli occhi di tutti, stiamo vivendo un elevatissimo livello di stress idrico: anche in Italia l’acqua non può, ormai, più ritenersi una risorsa certa o scontata. La costante assenza di precipitazioni, unita al graduale aumento delle temperature e alle problematiche infrastrutturali tipiche del nostro Paese, hanno portato situazioni di difficoltà, per una percentuale di popolazione che oscilla tra il 6% e il 15%, costretta ormai a vivere in contesti di siccità severa o estrema. Qualche ora fa è stato pubblicato il rapporto dell’IPCC – Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico – il quale nel 2018, aveva evidenziato la portata senza precedenti della sfida richiesta per mantenere il riscaldamento a 1,5 °C. Cinque anni dopo, questa sfida è diventata ancora più grande. Con il lavoro che presentiamo oggi, vogliamo mettere l’accento su quanto si possa concretamente fare grazie ai protocolli di sostenibilità energetico-ambientali, per proporre una visione su come migliorare il ciclo idrico su scala di edificio ed urbana. Negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento dell’uso delle risorse idriche rinnovabili, con un incremento del 6% ogni 10 anni, ma le condizioni climatiche stanno mettendo a dura prova l’approvvigionamento idrico e la sua qualità. Invertire questa tendenza è possibile ed il Position Paper di oggi, lo dimostra”.

[ Silvia Borgonovi ]