
Punterà a sviluppare tecnologie innovative nel settore dell’energia da fusione l’accordo, della durata di 36 mesi, siglato tra RSE e l’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Sviluppare congiuntamente studi, attività di ricerca e sperimentazione nel campo della fusione nucleare per confinamento inerziale (Inertial Fusion Energy – IFE). Questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione, della durata di 36 mesi, che porta la firma di RSE e dell’istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-INO).
Nel dettaglio, il protocollo mira a realizzare attività di ricerca e a promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia da fusione nucleare a confinamento inerziale attraverso laser di alta potenza, con lo scopo di incrementare le conoscenze scientifiche in un settore strategico per la transizione energetica.
L’impegno di RSE e CNR-INO sarà quello di collaborare utilizzando infrastrutture di eccellenza, come i laboratori di caratterizzazione meccanica e strutturale dei materiali di RSE e l’Intense Laser Irradiation Laboratory (ILIL) del CNR-INO.
Così illustra l’iniziativa Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE: “Questo accordo segna un importante passo avanti nella ricerca sulla fusione nucleare, tra le tecnologie più sfidanti per garantire al nostro Paese un sistema energetico sostenibile e competitivo La collaborazione con il CNR-INO si inserisce in un percorso avviato da RSE sul tema della fusione nucleare a confinamento inerziale, che dopo l’accordo con Blue Laser Fusion (BLF) del premio Nobel Shuji Nakamura, ci vede coinvolti in un crescente impegno per lo sviluppo di competenze e di tecnologie in questo ambito, confermando l’importante ruolo della ricerca e di RSE per il futuro energetico mondiale”.
Paolo De Natale, Direttore f.f. CNR-INO ha invece spiegato: “L’Istituto Nazionale di Ottica ha sviluppato con il PNRR la più grande Infrastruttura di Ricerca italiana nell’ambito della Fotonica, I-PHOQS, che include l’infrastruttura laser ad alta energia. Le competenze e le strumentazioni sviluppate saranno essenziali per la sperimentazione italiana nell’ambito della fusione inerziale”.
Le attività di ricerca si concentreranno su simulazioni avanzate, generazione di particelle ad alta energia, sviluppo di sistemi di misura e diagnostica dei plasmi laser, oltre all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per l’ottimizzazione della gestione e dell’utilizzo di dati in facility laser ad alta ripetizione (high repetition rate laser facilities).
Ha sottolineato infine Luciano Martini, Direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE “La formalizzazione della collaborazione tecnico-scientifica già in essere tra RSE e CNR-INO rappresenta un passo molto importante verso la creazione della strategia nazionale per l’accrescimento di conoscenze e competenze per lo sviluppo della fusione a confinamento inerziale in Italia e in Europa”.
“Questo accordo contribuirà a sviluppare attività di ricerca e formazione fondamentali per consolidare il ruolo di leadership della nostra comunità scientifica in vista dell’imminente avvio del programma HiPER+ per l’energia da fusione inerziale in Europa”, ha spiegato Leonida Antonio Gizzi, Head dell’Intense Laser Irradiation Laboratory e coordinatore delle attività su Fusione Inerziale presso CNR-INO.
[ Andrea Colomba ]