A Roma il convegno dedicato al trasporto delle merci, in occasione del settantesimo anniversario dell’Associazione Nazionale Imprese di Trasporto
•• Il titolo del convegno, «Il Trasporto delle merci ieri, oggi e… domani?», lasciava adito a pochi dubbi. L’occasione, del resto, era del tutto particolare: celebrare il 70° anniversario di Anita, l’associazione di categoria dell’autotrasporto merci. Il convegno è stato quindi motivo di una rilettura sulle reali prospettive di un comparto che, per l’economia reale del Paese, è molto più che strategico. Gli attori più rappresentativi della filiera dei trasporti hanno così affrontato il problemi storici: dalla carenza di infrastrutture all’inefficienza logistica che ne consegue, fino all’elevato costo della energia. Tutti elementi strutturali che hanno reso meno competitivo il nostro sistema economico.
Ad aprire i lavori una relazione di Alessandra Lanza, di Prometeia, sullo scenario economico-sociale italiano ed europeo, presente e futuro, focalizzata sulle influenze attuali e futuri sul settore del trasporto e della logistica. Michele Mario Elia – A.D. delle Ferrovie dello Stato – ha poi sviluppato il tema del ruolo della ferrovia nel contesto intermodale, e delle prospettive di liberalizzazione europea: un intervento «caldo» sull’argomento, in quanto immediatamente successivo alla decisione dell’Authority dei Trasporti di ridurre le tariffe di uso dell’infrastruttura ferroviaria, sia per l’operatore principale Trenitalia, che per l’«incumbent» NTV. Al convegno ANITA si sono affrontate anche le dinamiche dell’intermodalità marittima: l’intervento di Roberto Martinoli (Confitarma), ha approfondito il ruolo naturale dell’Italia come piattaforma logistica nel Mediterraneo, in relazione allo sviluppo delle autostrade del mare e dello short see shipping. Non poteva mancare un topic sull’incidentalità stradale: Roberto Sgalla, Direttore di tutte le specialità della Polizia di Stato, ha dimostrato – partendo dalle statistiche più recenti – come l’autotrasporto non sia da ritenersi il principale responsabile degli incidenti stradali.
Il Presidente dell’Authority dei Trasporti Andrea Camanzi, ha invece incentrato il suo intervento sul ruolo dell’Autorità nel contesto del trasporto intermodale ferrovia/strada.
A rappresentare la modalità del trasporto su strada è stato il Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner, che ha evidenziato le maggiori problematiche del settore, in relazione al passato e al futuro, con il supporto di dati statistici, sottolineando le esigenze prioritarie per il settore e le richieste dell’autotrasporto alla politica e alla committenza. “In futuro occorre maggiore attenzione al settore – ha commentato Baumgartner – togliendo lacci e lacciuoli per poter aumentare la produttività delle imprese di autotrasporto”.
L’invito di Baumgartner a favorire il dialogo tra committenza e autotrasporto è stato raccolto dal Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che si è soffermato sull’importanza di un efficiente sistema di trasporto e logistica per l’industria italiana e ha assicurato – proprio per rafforzare la sinergia tra clienti e trasportatori – un’azione di moral suasion nei confronti dell’industria, affinché vi sia un maggiore ricorso a vettori italiani.
Un intervento molto apprezzato da Bartolomeo Giachino, già Sottosegretario ai Trasporti e ora responsabile nazionale trasporti di Forza Italia, che ha ricordato come il Piano della Portualità e della Logistica, già discusso e approvato dagli operatori e dalle associazioni del settore, fosse stato colpevolmente lasciato nei cassetti dai Governi Monti e Letta, con i relativi aggiornamenti. “La riforma della Logistica – ha ribadito Giachino – di cui quel Piano è il quadro di riferimento, è importante come le tanto attese riforme istituzionali”. E il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, nel suo intervento finale, ha annunciato proprio come il Piano dei porti e della logistica sia compreso nel Decreto Sblocca Italia.
