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Settore dell’asfalto… a terra! SITEB lancia l’allarme ad «Asphaltica»

Asfaltatura

 

Roberta Di Giuli • Tre aziende su dieci, dal 2009 ad oggi, hanno chiuso i battenti. Dei 650 impianti di produzione di asfalto oggi ne sono attivi solo 400. I ritardi medi dei pagamenti da parte delle P.A. hanno superato i 300 giorni. Forse nuovo impulso nel 2013, quando con 42 nuovi cantieri previsti, il settore tornerà… a fare strada


Crollo dei lavori stradali, ritardati pagamenti dalla P.A. e stretta creditizia: settore dell’asfalto allo stremo. A lanciare l’allarme è stata la SITEB, l’Associazione che in Italia rappresenta il settore dei lavori stradali. Terreno di confronto il convegno di apertura di Asphaltica (21-23 novembre a Padova), la manifestazione biennale, unica del genere a livello europeo, che fotografa con attenzione la situazione, al collasso, del settore. Infatti, nonostante i numerosi annunci del Governo per dare nuovo vigore al comparto delle costruzioni, a fine anno si registrerà il minimo storico in quanto a lavori di manutenzione e costruzione stradale. Inoltre, negli ultimi 36 mesi 3 imprese del settore su 10 sono fallite per l’effetto congiunto del crollo dei lavori di costruzione e manutenzione delle strade, dei ritardati pagamenti delle restrizioni bancarie.

 

Al 2012 è toccato registrare la quota più bassa di lavori di costruzione e manutenzione delle strade degli ultimi 20 anni. Secondo i dati elaborati dall’Associazione, la produzione di asfalto (indice della quantità di lavori stradali compiuti) è passata in pochi anni dai 44-45 milioni di tonnellate annui che il Paese utilizzava per tenere in sicurezza e rinnovare la pavimentazione stradale di 7 anni fa, ai 29 milioni registrati nel 2010 e nel 2011, fino a chiudere l’anno in corso con una produzione ferma a circa 27 milioni di tonnellate, a fronte delle 40 ritenute necessarie a garantire la «sicurezza» sulle nostre strade. A chiudere la saracinesca in tre anni sono stati circa 250 impianti di lavorazione dell’asfalto.

 

Per il settore dell’asfalto il quadro è oggi desolante”, evidenzia il Presidente del SITEB, Carlo Giavarini, “Tre aziende su 10 hanno chiuso i battenti negli ultimi 36 mesi. Rispetto alla manifestazione Asphaltica di due anni fa, quando ancora c’era l’illusione di un rilancio, la situazione è decisamente precipitata: alla preoccupante crisi dei lavori, si è aggiunto il «cancro» dei mancati e ritardati pagamenti che è lungi dall’essere risolto, nonostante tutte le rassicurazioni divulgate in proposito. Esistono dubbi persino sulla interpretazione del Decreto che recepisce la Direttiva Europea (sono compresi anche i lavori pubblici?) e nulla si dice su come verrà regolato il pregresso”.

 

AsfaltaturaSecondo l’indagine del SITEB (Associazione Italiana Bitume e Asfalto Stradale), i ritardi medi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni alle aziende superano i 300 giorni, per un’esposizione sul fatturato del 30%, fino ad arrivare all’80% in alcuni casi particolarmente critici.

 

Sul settore pesano anche il continuo aumento del costo della materia prima bitume (aumento non riconosciuto durante l’esecuzione dei lavori), le schizofrenie ambientali di alcune amministrazioni locali che rendono problematica l’esecuzione dei lavori, e una normativa in materia ambientale che non riconosce i passi avanti compiuti dal settore negli ultimi anni e non agevola il riutilizzo e il riciclo del manto stradale. A partire dal 1970 l’industria dell’asfalto ha già ridotto del 97% il proprio impatto ambientale e prosegue su questa strada.

 

“Di questo passo”, conclude Giavarini, “rischia la debacle un intero e rilevante settore della nostra economia, radicato sul territorio, costituito da oltre 4.000 imprese che impiega un indotto complessivo di 500mila lavoratori; sta depauperandosi in modo esponenziale anche il nostro patrimonio stradale (valore stimato in 5.000 miliardi di euro). Nonostante questo scenario a tinte fosche, molte aziende del comparto stanno investendo energie in innovazione per reagire alla crisi. Nel corso dei workshop in programma ad Asphaltica si approfondiranno questi aspetti insieme alle difficoltà di far recepire alle Amministrazioni i vantaggi apportati dalle innovazioni, in termini sia ambientali che di costi nel medio e lungo termine”.

Prospettive

Qualcosa… eppur si muove. Secondo gli annunci del Governo, nei prossimi mesi si dovrebbe registrare nuovo vigore, quando, secondo il documento intitolato «Agenda per la Crescita Sostenibile» saranno cantierate numerose opere stradali e autostradali. In particolare, dalla lettura dei documenti governativi emerge che gli interventi stradali e autostradali oggetto di delibera Cipe da dicembre 2011 ad oggi sono 32, per un importo complessivo pari a 9 miliardi e 261 milioni di euro.

Per quanto riguarda le opere stradali e autostradali approvate e già cantierate, o che saranno cantierate entro il 2013 anche a seguito di precedenti delibere del Cipe, il Governo stima in 8 miliardi e 717 milioni di euro il costo complessivo degli interventi, per un totale di 42 cantieri stradali.

 

Roberta Di Giuli

 


? Asphaltica è l’appuntamento biennale di riferimento per il settore ed è rivolto a quanti desiderano essere informati e formati sui recenti sviluppi tecnici e scientifici del comparto e sulle nuove frontiere che i ricercatori stanno perseguendo per costruire strade sempre più efficienti, più sicure, durevoli ed ecosostenibili. “Andare avanti per la strada giusta” è slogan guida di questa edizione, che vede anche la presenza significativa di Road Safety e di Legambiente.