di Luca Strinati • Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 11 agosto 2012 la L. 7 agosto 2012, n. 134 che ha convertito in legge, con modificazioni, il D.L. 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese
Il Decreto Sviluppo – provvedimento omnibus recante disposizioni relative alle materie più disparate: infrastrutture, trasparenza nella Pubblica amministrazione, crescita sostenibile, giustizia, ricerca, solo per citarne alcune – ha introdotto novità anche nel settore dell’edilizia.
Le misure, accolte positivamente da buona parte delle associazioni di categoria, riguardano in particolare le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica e il Piano nazionale per le città.
Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico (art. 11)
Per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno 2013, relative ad interventi di ristrutturazione edilizia, la detrazione dall’imposta lorda passa dal 36% al 50%, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare, con un sostanziale aumento rispetto al precedente limite di 48.000 euro.
Vengono, inoltre, prorogate fino al 30 giugno 2013 le agevolazioni fiscali al 55% per gli interventi di riqualificazione energetica.
Piano nazionale per le città (art. 12)
Viene avviato un Piano nazionale per le città, predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, finalizzato alla riqualificazione delle aree urbane ed in particolare di quelle degradate.
A tal fine è prevista l’istituzione, con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di una «Cabina di regia del piano», composta da due rappresentanti del suddetto Ministero, di cui uno con funzioni di presidente, da due rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, da un rappresentante di diversi Ministeri, dei Dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo sviluppo e la coesione economica, per la cooperazione internazionale e l’integrazione e per la coesione territoriale, dell’Agenzia del demanio, della Cassa depositi e prestiti e dell’Associazione nazionale Comuni italiani. Ai rappresentanti delle amministrazioni pubbliche nella Cabina di regia non sarà corrisposto alcun emolumento, indennità o rimborso di spese.
Saranno i Comuni ad inviare alla Cabina di regia proposte dettagliate degli interventi di valorizzazione urbana, che verranno selezionate sulla base di criteri predeterminati dal decreto, fra i quali l’immediata cantierabilità degli interventi, il miglioramento della dotazione infrastrutturale anche con riferimento all’efficientamento dei sistemi del trasporto urbano e il miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale.
La Cabina di regia, sulla base degli apporti e delle risorse messe a disposizione dai vari organismi che la compongono, definirà gli investimenti attivabili nell’ambito urbano selezionato, promuovendo, di intesa con il Comune interessato, la sottoscrizione del Contratto di valorizzazione urbana che regolamenterà gli impegni dei vari soggetti pubblici e privati. L’insieme dei Contratti di valorizzazione urbana costituirà il «Piano nazionale per le città».
Per l’attuazione dei suddetti interventi, a decorrere dall’esercizio finanziario 2012 e fino al 31 dicembre 2017, è istituito, nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il «Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per le città», nel quale confluiranno risorse, fino a 224 milioni di euro, provenienti da fondi non utilizzati relativi a diversi programmi ministeriali.