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E il sistema bancario scoprì le «eco-ristrutturazioni»

Eco-ristrutturazioni Protectaweb

Come favorire gli investimenti per la riconversione immobiliare? È uno degli obiettivi del Ministero dello Sviluppo economico, che ha promosso un gruppo di lavoro per mettere a punto prodotti finanziari ad hoc

 

•• L’efficienza energetica degli edifici, come ogni altro intervento di trasformazione radicale di immobili e infrastrutture, ha un grave difetto: costa danaro. E può costarne tanto, forse troppo. Al punto da rendere troppo impegnativo, o anche antieconomico, qualsiasi intervento di ristrutturazione, pur se utile o addirittura indispensabile. Con sfavorevoli conseguenze sull’economia, sulla produzione di beni e servizi nel settore e, naturalmente, sull’occupazione. Logica vuole, pertanto, che si adottino strategie di sostegno mirato per rilanciare gli investimenti nella riconversione immobiliare: e il sistema impone che a dare il via a questa fase sia la Pubblica Amministrazione. Gli attori scesi in pista sono il Ministero dello Sviluppo economico e l’Enea, coadiuvati dal sistema bancario: e il risultato di questo volano è l’apertura, imminente, del primo «sportello bancario» per finanziare gli interventi necessari per l’efficienza energetica degli edifici.

Il tavolo di lavoro promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, in accordo con Enea e in concertazione con le banche, è finalizzato alla messa a punto di prodotti finanziari specifici per l’efficientamento energetico di involucro e impianto degli edifici esistenti, siano essi pubblici e privati. Lo schema messo a punto si basa sull’impiego di incentivi pubblici, e sulle garanzie reciproche dei tre soggetti principali: da un lato, come parte pubblica, vi sono i Comuni, dall’altro vi sono le banche e, come soggetto di collegamento, gli operatori.

Riferimenti normativi e strumenti finanziari

eco-rstrutturazione ProtectawebL’annuncio dell’introduzione di questa modalità innovativa del sistema bancario, è stato dato nel corso del convegno «Conto Termico: finanziabilità – Bancabilità degli interventi di qualificazione energetica in edilizia», promosso dall’Enea, dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal Tavolo EPBD2. Nel convegno si è evidenziato come i lavori siano in stato di avanzamento per quanto riguarda il quadro normativo dell’efficienza energetica in edilizia, ma ancora arretrati in materia di finanziabilità degli interventi. “È di grande interesse – ha detto Paolo degli Espinosa, uno dei coordinatori del Tavolo EPBD2 – l’istituzione di un tavolo di concertazione con gli istituti bancari promosso dal Ministero dello Sviluppo economico. Il tavolo ha come obiettivo la messa a punto di prodotti finanziari specifici per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati: ed è un punto fermo in cui crediamo, affinché questo mercato possa svilupparsi, con interessanti sviluppi occupazionali“.

Il settore edilizio è attraversato da una gravissima crisi, ben maggiore della contrazione media dei fatturati riscontrata in altri settori. E sono proprio le ristrutturazioni, a rappresentare ormai la quota maggiore degli investimenti: nel 2011 hanno raggiunto il 57% del totale. Utile ricordare come i margini di intervento nella riqualificazione energetica siano ancora amplissimi: la metà delle case, infatti, consuma mediamente il triplo rispetto alle nuove, costruite in modo efficiente. E il quadro normativo che si va delineando per il settore del «recupero energetico edilizia esistente» è di grande interesse e potrà permettere un salto di qualità per le eco-riqualificazioni. Tre i provvedimenti che hanno portato ad una svolta in questo settore. Con il decreto 28 dicembre 2012, denominato «Conto termico», e un impegno di spesa annua di 200 milioni di euro, l’Italia ha recepito l’indicazione Europea di attribuire a un Ente pubblico – in questo caso, l’Enea – il ruolo pilota nella riqualificazione energetica dell’edilizia esistente, con l’obiettivo di diminuzione delle emissioni e dei consumi da parte del settore edilizio. Un ruolo pilota reso ancora più pressante dalla Direttiva europea 2012/27/UE, ancora da recepire, in cui viene indicato l’obbligo per i paesi membri di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare delle Amministrazioni Centrali, e nella misura del 3% annuo. Novità cogenti per il settore pubblico, «costretto» ad accelerare i lavori di ristrutturazione immobiliare, e novità anche per il settore privato: con l’attesa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del recepimento della Direttiva europea, 2010/31/UE, già approvata dal Consiglio dei Ministri il 31maggio scorso, viene rinnovata la detrazione fiscale, che viene elevata a 65% dell’importo dei lavori di efficienza a livello condominiale.

 

Alessandro Ferri